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Identificata la seconda vittima: "È l'uomo dell'appello a Chi l'ha visto"

Davide Di Santo
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È stata ritrovata sul luogo dell'esplosione nel reatino l'Opel nera dell'uomo scomparso la cui famiglia si era rivolta a 'Chi l'ha visto?' facendo in diretta l'appello nella puntata di ieri sera. "Andrea, abitante nella zona vicino all'incidente, non dava notizie di sé da ieri pomeriggio e il suo telefono era muto", fa sapere la trasmissione di Rai 3. "Dopo l'appello per Andrea sono stati chiamati i parenti per i prelievi del dna e si attendono ora i risultati della comparazione per capire se si tratta dell'altra vittima dell'esplosione dell'autocisterna sulla via Salaria". E' l'uomo dell'appello a #chilhavisto la seconda vittima dell'esplosione al distributore sulla via Salaria. "Non c'è ancora il Dna, ma purtroppo è lui". I familiari del 38enne di #Montelibretti (#Roma) confermano l'identificazione → https://t.co/5eS3SbSdY5 pic.twitter.com/e7MbVEyGr8— Chi l'ha visto? (@chilhavistorai3) 6 dicembre 2018 Ieri, poco dopo la tremenda esplosione del distributore Ip di Borgo Quinzio, nel comune di Fara Sabina sulla Salaria, era stata resa notà l'identità della prima vittima: Stefano Colasanti, vigile del fuoco di 50 anni originario di Rieti. "Il totale dei feriti coinvolti nella forte esplosione avvenuta ieri pomeriggio in un distributore sulla via Salaria e giunti nei Pronto soccorso è complessivamente di 23 persone - dichiara in una nota l'Assessore alla Sanità e l'Integrazione Sociosanitaria della Regione Lazio, Alessio D'Amato - di queste 5 sono giunte autonomamente con mezzi privati e 18 con i mezzi di soccorso intervenuti prontamente. Attualmente risultano ricoverate 16 persone mentre le restanti sono state dimesse. I 16 feriti sono così distribuiti: presso il Sant'Andrea (4 feriti), il Policlinico Gemelli (2 in dimissione) e il De Lellis a Rieti (3 feriti)". I feriti più gravi si trovano presso il Centro Grandi Ustioni del Sant'Eugenio (7 di cui 2 donne e 5 uomini) con ustioni tra il 25% e il 50% del corpo.

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