autolesionismo tra gli adolescenti
Medici in allarme: "Tagli al braccio. Sos per i ragazzi"
Si procurano un dolore fisico come anestetico al dolore che tormenta il loro animo. A Roma è emergenza «cutting» tra gli adolescenti. All’ospedale Bambino Gesù vengono ricoverati in media, ogni settimana, cinque ragazzi tra i 13 e i 18 anni che si procurano tagli sul corpo, più o meno profondi. C’è chi lo fa a casa, nel segreto della propria stanza, e chi a scuola, nei bagni, per non essere scoperti dai professori. Sono soprattutto le ragazze a martorizzarsi gambe e braccia, e poi a nascondere le ferite con maglioni larghi o pantaloni. Utilizzano «armi» improvvisate: coltelli di plastica, lamette, lattine, cocci di bottiglia. Alcune fotografano le ferite, si fanno un «selfie» con il sangue che cola e le girano sulle chat alle compagne, in questa assurda gara di masochismo. Una moda amplificata dai social. Gli adolescenti, infatti, non avendo ancora una propria personalità ben definita, emulano quello che fanno i loro coetanei... SE VUOI CONTINUARE A LEGGERE CLICCA QUI