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Il pm chiede 12 anni per Luca Traini. Lui si scusa: volevo solo giustizia

Il blitz  contro gli stranieri dopo il delitto di Pamela Mastropietro

Valeria Di Corrado
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Il procuratore capo di Macerata Giovanni Giorgio ha chiesto la condanna a 12 annidi reclusione per Luca Traini in relazione al raid contro gli stranieri del 3 febbraio scorso. La richiesta tiene conto dello sconto di un terzo della pena previsto dal rito abbreviato. "Chiedo scusa per quello che ho fatto. In carcere ho capito che il colore della pelle non c'entra. Volevo giustizia per Pamela Mastropietro. Ringrazio comunque le forze dell'ordine per quello che hanno fatto per Macerata". È cominciata così l'ultima udienza del processo nei confronti di Luca Traini. Il 28enne di Tolentino a inizio udienza ha rilasciato spontanee dichiarazioni in aula per dimostrare il suo pentimento. Il giovane è accusato di strage, tentato omicidio plurimo, danneggiamento e porto abusivo d'arma da fuoco, aggravato dall'odio razziale. I fatti contestati fanno riferimento alla sparatoria del 3 febbraio scorso in cui Traini ha ferito sei persone di colore per le strade di Macerata.  "Non provo nessun odio razziale - ha aggiunto Traini leggendo frasi scritte su alcuni fogli - volevo fare giustizia contro pusher per il bombardamento di notizie sullo spaccio diffuso anche a causa dell'immigrazione: anche la mia ex fidanzata assumeva sostanze. In carcere ho maturato una nuova cognizione dei fatti".

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