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Toti: "Due mesi per demolire il Ponte Morandi"

Incontro tra il governatore e Autostrade. Sul tavolo anche opzioni di ricostruzione

Davide Di Santo
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A Genova a circa due settimane dal crollo del Ponte Morandi l'ad di Atlantia e Autostrade Giovanni Castellucci nella sede della Regione ha incontrato il commissario per l'emergenza e governatore Giovanni Toti e ha presentato un piano per la demolizione dei monconi del viadotto. Al termine del vertice Castellucci non è intervenuto in conferenza stampa ma ha affidato le sue dichiarazioni a una nota: «La riunione con il Presidente Toti e il Sindaco Bucci è stata molto costruttiva, come tutte le precedenti, e segna un passo in avanti importante e concreto per aiutare Genova ad affrontare le sue emergenze, nel profondo rispetto del dolore di tutte le famiglie colpite dalla tragedia e delle sofferenze dell'intera comunità genovese», ha detto il manager. E anche l'annuncio: «Su richiesta del Presidente della Regione, abbiamo condiviso un'estensione della gratuità dei pedaggi nell'area genovese, ulteriore rispetto a quella che era stata inizialmente decisa». «Oggi abbiamo presentato - nei tempi nei quali ci eravamo impegnati a farlo - una serie di opzioni di demolizione e di ricostruzione del viadotto Polcevera, che saranno in parte sovrapposte, confermando sostanzialmente i tempi già annunciati.- ha aggiunto l'ad di Autostrade - In ogni caso i piani potranno diventare definitivi solo dopo l'accesso ai luoghi e richiederanno integrazioni e affinamenti sul piano architettonico, da condividere con le parti interessate». Davanti ai giornalisti c'era il governatore Toti a entrare nei dettagli e rispondere alla stampa: «È stato presentato il piano di demolizione preliminare. Per avere la tempistica esatta andremo a chiedere il permesso alla Procura. Il piano di demolizione sarà più breve del previsto, si pensa a 30 giorni di esecuzione». E sui tempi ancora Toti ha spiegato: «Se i sopralluoghi necessari che verrano richiesti alla Procura daranno esito positivo il piano di demolizione dovrebbe partire nel giro di 30 giorni. Il troncone est sarà demolito usando mezzi meccanici e implosione. Non è previsto un crollo per il troncone ovest», che sarà smontato. Per il governatore ligure «il mese che ci separa dalla demolizione va preso con beneficio di inventario perché sarà la procura a dare il via libera definitivo, poi ci sarà il Mit e il parere della commissione tecnica». Fra le informazioni fornite da Toti quella che il moncone Est sarà demolito in modo più rapido, una giornata, e saranno abbattuti 150 appartamenti. Mentre il moncone ovest sarà smontato pezzo pezzo senza interferire sulle attività sottostanti. Toti e Bucci hanno poi scritto una lettera al premier Giuseppe Conte e al sottosegretario alla presidenza del Consiglio Giancarlo Giorgetti per «suggerire un provvedimento di legge ad hoc che non deve essere per forza una legge speciale per Genova, ma può essere messo nel prossimo Milleproroghe per andare oltre il primo decreto di emergenza che fissò i primi fondi per gli indennizzi e quindi per avere nuovi fondi» ha detto Toti. Intanto il sindaco Bucci ha annunciato di aver firmato un'ordinanza per 'correggere' la zona rossa per permettere a alcune imprese di riprendere il lavoro. E proprio la modulistica della Regione per la presentazione delle richieste danni subiti dalle aziende è online. Fra le novità, l'inizio dei rimborsi delle rate dei mutui ai genovesi residenti nella zona rossa. E la sospensione del pagamento delle bollette di acqua, luce, gas e rifiuti. A precedere l'incontro con Autostrade erano stati i tavoli tecnici in Regione su demolizione e ricostruzione, su ripristino delle infrastrutture per la mobilità, interventi a favore delle imprese e delle famiglie, soluzione immobiliare per chi è rimasto senza casa e la moratoria per i mutui già in essere con gli enti locali. Quattro quindi i fronti di Cdp e Regione Liguria per affrontare sia misure immediate sia di pianificazione dopo il crollo. Il tavolo infrastrutture coinvolge anche i rappresentanti di altre società come Terna, Snam, FS, Ansaldo Energia e Fincantieri.

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