emergenza ponte morandi
Toti: "Autostrade ha tempo fino a venerdì per il piano di abbattimento"
Fincantieri è pronta a fare la sua parte per far ripartire Genova, mentre Autostrade ha tempo fino a venerdì prossimo per la presentazione del piano di abbattimento del moncone del ponte Morandi, crollato il 14 agosto scorso. «Noi siamo in grado di ricostruire il ponte ma nessuno per il momento ce l’ha chiesto», ha detto l’amministratore delegato di Fincantieri, Giuseppe Bono, in occasione della visita allo stabilimento di Ansaldo Energia di Genova, sfiorato dal collasso della struttura. «Fincantieri ha le capacità e le conoscenze per costruire un’opera di questo genere. Ne stiamo facendo in Belgio», ha aggiunto Bono sottolineando che «non siamo in contatto con Autostrade» per la ricostruzione. Nel frattempo, «società Autostrade si è presentata oggi e ci ha spiegato che sta lavorando a un piano di messa in sicurezza e demolizione dell’intero manufatto, che si può svolgere con procedure differenti e diversi impatti. È ovvio che non c’erano piani di dettagli. Gli abbiamo dato tempo fino a venerdì prossimo», ha sottolineato il presidente della Regione Liguria e commissario delegato per l’emergenza, Giovanni Toti, al termine del tavolo tecnico fiume con Autostrade, a cui hanno preso parte anche il sindaco di Genova, Marco Bucci, il prefetto Fiamma Spena, il procuratore capo, Francesco Cozzi, e l’aggiunto, Paolo D’Ovidio. E in città è arrivato anche l’amministratore delegato di Cassa depositi e prestiti, Fabrizio Palermo. «Siamo qui per confrontarci con Regione e Comune e per capire in quale modo il Gruppo può dare sostegno finanziario alle imprese e alle infrastrutture», ha sottolineato l’ad del braccio finanziario del Governo che può mettere a disposizione l’impegno di due aziende controllate, Fincantieri e Ansaldo Energia. A far da sfondo l’auspicio del governatore della Liguria e commissario delegato per l’emergenza, Giovanni Toti: «Autostrade ha la titolarità e la responsabilità dei lavori di ricostruzione, ma da un punto di vista politico, auspico che si prenda in considerazione la disponibilità di un colosso come Cassa depositi e Prestiti, data la qualità e quantità di tecnologia delle aziende che vi sono all’interno». Una giornata di faccia a faccia. In un’altra riunione, nella sede della Giunta, ancora, è stata decisa la firma entro 15 giorni di un protocollo d’intesa tra Regione Liguria, Comune di Genova e Cassa depositi e prestiti. Allo studio una serie di misure a sostegno delle infrastrutture, della mobilità, delle imprese e dei cittadini di Genova per far fronte all’emergenza determinata dal crollo del ponte Morandi. I contenuti del protocollo verranno definiti dal tavolo che si è riunito e concluderà il suo lavoro in due settimane. Lo riporta una nota della Regione Liguria. «Stiamo lavorando - hanno commentato Toti e Bucci - per trasformare questa immane tragedia in una grande opportunità di cambiamento e modernizzazione di questa città come promesso. Dentro Cassa depositi e prestiti ci sono possibilità finanziarie e tecnologiche di grande qualità e rilevanza di cui potranno usufruire Regione e Comune per tutti i piani di sviluppo della città». Cdp, intanto, ha messo a disposizione di Genova 40 alloggi per circa cento sfollati nella zona di Quarto. «Grazie a Cassa depositi e prestiti, entro un mese, circa un centinaio di persone entreranno in questo lotto immobiliare, un terzo degli sfollati», ha fatto sapere il governatore e commissario per l’emergenza, prima di sottolineare che «entro novembre tutti avranno un tetto sulla testa». Sono 19 le famiglie che finora hanno ricevuto una casa, ha annunciato il sindaco Bucci, secondo cui «da oggi sono partiti i lavori per la strada alternativa al ponte», in virtù dei quali «cambierà la zona rossa». Insomma, Genova ha fretta di ripartire.