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Genova, il numero dei dispersi scende a 5. Dieci famiglie disertano i funerali di Stato

Rabbia e dolore alle esequie dei ragazzi di Torre del Greco

Davide Di Santo
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Sono 5 i dispersi nel disastro di Ponte Morandi a Genova. La conferma arriva dalla Protezione civile e dalla Prefettura di Genova. Il numero dei morti accertati è 38.  Il numero dei dispersi dopo il crollo del ponte Morandi a Genova è sceso drasticamente perché tutti gli altri - poco più di una decina - di cui da martedì non si avevano notizie erano in realtà da tutt'altra parte. Non erano sul ponte maledetto a bordo di auto o camion. Le verifiche incrociate di questi giorni, sfruttando anche le immagini della webcam posta sul ponte che hanno dato un'idea del numero di veicoli in transito in quegli attimi terribili, hanno fatto sì che il numero finale di dispersi possa essere fissato a cinque. La cui sorte è però ancora ignota, ovvero non si sa se siano persone intrappolate sotto i blocchi di cemento armato venuti giù oppure che anche loro siano in posti ben distanti da Genova. "Una notizia davvero importante", ha commentato il procuratore capo Francesco Cozzi. E le verifiche proseguono, assieme al lavoro di ricerca sul greto del torrente Polcevera da parte dei vigili del fuoco.  Intanto a Torre del Greco si sono celebrati i funerali dei quattro giovani morti nel crollo del Ponte Morandi, a Genova. Le loro famiglie hanno deciso di disertare i funerali di Stato in programma per domani in segno di rabbia e protesta. Ad officiare la funzione religiosa, nella Basilica di Santa Croce, il cardinale Crescenzio Sepe, arcivescovo metropolita di Napoli. L'intera cittadinanza si è stretta al dolore dei familiari di Matteo Bertonati, Giovanni Battiloro, Gerardo Esposito e Antonio Stanzione. La chiesa è gremita di gente. Nelle prime file i genitori delle vittime in lacrime. "Siamo riuniti in questa chiesa - ha sottolineato il cardinale Sepe nell'omelia - per pregare per i nostri fratelli morti per la tanta incuria che si è manifestata in questo drammatico evento. Non si può, non si deve morire per negligenza e per incuria". Domani mattina nel padiglione Jean Nouvel della Fiera del mare di Genova ci saranno così 18 feretri. Dieci le famiglie che hanno preferito esequie private per i loro cari deceduti sotto al viadotto Polcevera.  Sono 17 le bare che si trovano già nella struttura. È quanto conferma il Comune di Genova. La messa, trasmessa in diretta dalla Rai, sarà celebrata dal cardinale Angelo Bagnasco, arcivescovo del capoluogo ligure. Parteciperanno, tra gli altri, il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, e i componenti del Governo.

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