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Aprilia, per gli investigatori il marocchino non fu vittima di pestaggio

Potrebbe essersi trattato, invece, di un colpo o di un calcio

Carlo Antini
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I carabinieri escludono che il 43enne marocchino morto nella notte tra sabato e domenica ad Aprilia dopo un inseguimento in auto sia stato vittima di un vero e proprio pestaggio ad opera delle persone che erano sulla seconda vettura. Le stesse immagini delle telecamere di videosorveglianza della zona - ha riferito il comandante provinciale di Latina, colonnello Vitagliano - non evidenziano, per quanto la qualità delle immagini non sia proprio ottimale, un pestaggio ad opera dei due italiani che al momento sono denunciati in stato di libertà per omicidio preterintenzionale. Potrebbe essersi trattato invece di un colpo o di un calcio, con conseguente caduta per terra del marocchino, che è quindi deceduto sul posto. Forse anche perché potrebbe aver battuto la testa nella caduta o in conseguenza dell'incidente stradale. Ma sarà l'autopsia sul corpo della vittima a dire l'esatta causa della morte. E quanto all'ipotesi che ad Aprilia, o quanto meno in quella zona della città, siano in azione ronde di cittadini per intercettare presunti ladri, il colonnello Vitagliano ha precisato che questo non risulta e peraltro in quella zona dove ha preso le mosse la vicenda di sabato notte non si registrano da mesi furti in negozi, mentre sono stati solo quattro i furti di o su auto in sosta.

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