NUOVO PERICOLO

West Nile, morto l'anziano contagiato a Ferrara

Maria Grazia Coletti

Un uomo di 77 anni, residente a Cento, già sofferente di problemi cronici cardiorespiratori, è morto all’ospedale ferrarese di Cona dopo aver contratto il virus West Nile, per una puntura di zanzara infetta. All'uomo, ricoverato per una caduta, è stata diagnosticata una meningoencefalite da West Nile. Il quadro, come spiega il Corriere, si è aggravato per problemi legati all’infezione e alla sua situazione critica, fino al decesso. Risulta fuori pericolo invece la donna di Fossalta di Piave alla quale era stata diagnosticata la febbre del Nilo. "È stata sempre lucida e presente, sembra abbia passato la fase critica. Ci vorrà ancora qualche giorno per dire di esserne uscita completamente", ha spiegato il primario dell'ospedale di Treviso, Pier Giorgio Scotton. ECCO LA MAPPA DELLE PROVINCE ITALIANE PIÙ INFESTATE DALLA ZANZARA TIGRE Nella settimana che va dal 26 luglio al 1° agosto, saranno 67 le province con l’indice potenziale di infestazione di zanzara tigre più alto, in una scala di intensità che va da 0 a 4. Sono i dati del bollettino meteo zanzare di Vape Foundation divulgati dall’azienda Anticimex. In particolare, al Nord, le regioni più interessate dall’allarme saranno il Friuli Venezia Giulia con Gorizia, Pordenone e Udine a indice 4 e Trieste a 3, seguita dalla Lombardia che registrà i livelli più alti principalmente sui territori di Brescia, Cremona, Lodi, Mantova, Milano, Monza-Brianza, Pavia e Varese. Bergamo e Como seguono registrando un il livello medio-alto di 3. In Veneto si registrerà lo stesso indice nelle province di Padova, Rovigo, Venezia, Verona e Vicenza. In Liguria più esposte Imperia e Savona, preferite a Genova e La Spezia, a livello 3. Il Piemonte segue a ruota con Alessandria, Asti, Novara e Vercelli, distanziate da Biella, Cuneo e Torino che si attesteranno al livello 2. Verbano-Cusio-Ossola si fermerà al livello 1.  Al Centro, in particolare nel Lazio, l’allarme più alto si concentrerà su Latina, Roma e Viterbo con indice 4; in Basilicata saranno Matera e Potenza a registrare l’indice più alto. Massima concetrazione anche sull’Umbria e Marche, quasi al completo con unica eccezione Ascoli Piceno. Il livello 4 interesserà anche le province toscane di Massa Carrara, Pisa, Pistoia, Prato seguite da Arezzo, Firenze, Livorno e Lucca che stazioneranno su livello medio-alto 3. Fanalino di coda l’Abruzzo che registra su tutte le province, tranne Teramo, indice 2. Il Sud della Penisola vede in pole position Campania e Calabria, con le province quasi al completo, ad eccezione di Avellino e Salerno per la prima, Cosenza per la seconda. Sarà presa d’assalto anche la Puglia. Per quanto riguarda le isole, in Sicilia a salvarsi è solo Palermo con indice 0. Anche la Sardegna nel mirino con Cagliari, Carbonia- Iglesias, Medio Campidano, Olbia - Tempio, Oristano e Sassari a livello massimo; a seguire le province di Ogliastra e Nuoro, a livello 3. «Vi sono due aspetti climatici fondamentali che influenzano la proliferazione delle zanzare: le temperature e le piogge», sottolinea Valeria Paradiso, responsabile tecnico di Anticimex Italia. «Più le temperature si mantengono basse e più il ciclo di vita delle zanzare è lungo. Quando le temperature medie sono intorno ai 25°C, la zanzara può completare un ciclo di sviluppo in meno di 10 giorni. Ecco perché solitamente i picchi di massima densità si hanno solitamente nei periodi estivi. Le piogge abbondanti e frequenti, innalzando il livello dell’acqua, determinano schiuse massive e creano molti focolai nuovi», conclude Paradiso.