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Sorgenti radioattive, prorogata l'intesa Sogin-carabinieri per la gestione

La collaborazione nelle operazioni di recupero e messa in sicurezza

Silvia Sfregola
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L'ad di Sogin, Luca Desiata, e il comandante dei Carabinieri Tutela Ambientale, Sergio Pascali, hanno firmato la proroga del Protocollo d'intesa finalizzato alla collaborazione nelle operazioni di recupero e messa in sicurezza di sorgenti radioattive orfane. Il Protocollo, di durata triennale, è giunto al suo secondo rinnovo. Nello specifico, prevede che, su richiesta delle Autorità competenti, il Comando Carabinieri Tutela Ambientale sia affiancato da Sogin per valutare le migliori modalità di gestione delle sorgenti radioattive orfane. L'Autorità competente potrà inoltre avvalersi di Sogin per pianificare, coordinare e svolgere attività di trasporto e messa in sicurezza di rifiuti radioattivi, compresi quelli provenienti dai dispositivi di protezione individuale utilizzati durante gli interventi congiunti. «Siamo orgogliosi - ha commentato Desiata - di questa rinnovata collaborazione con il Comando Tutela Ambientale dell'Arma dei Carabinieri, che portiamo avanti da sei anni. Si tratta di un riconoscimento delle nostre professionalità e del nostro impegno quotidiano per garantire la sicurezza dei cittadini e la tutela dell'ambiente nel delicato settore della gestione dei rifiuti radioattivi». «Siamo particolarmente lieti - ha affermato Pascali - di rinnovare ancora con Sogin, società da sempre impegnata nella tutela dell'ambiente, l'accordo per la messa in sicurezza di sorgenti radioattive, per la formazione del personale e per concordare le linee d'azione tese a pianificare il trasporto e la messa in sicurezza di rifiuti radioattivi».

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