l'appello
"Sos tartarughe marine di Linosa, riapriamo il Centro di Recupero"
“Riapriamo il Centro di Recupero Tartarughe Marine di Linosa”. A lanciare l’appello al primo cittadino di Lampedusa e Linosa, Salvatore Martello, è Stefano Nannarelli, fondatore dell’omonimo Centro di Recupero, che nel 1995 con l’associazione Hydrosphera, che ha riunito biologi, naturalisti veterinari ed appassionati della natura con l’unico obiettivo di preservare questi splendidi animali, realizzò uno dei più importanti Centri di Recupero Tartarughe Marine dello Stivale. Un ambulatorio dove venivano fornite cure immediate alle tartarughe con problemi legati all'inquinamento, ma anche alla pesca (catture accidentali), al traffico nautico (traumi) e tanto altro. E che, una volta guarite, venivano rimesse in libertà. Da gennaio il centro è chiuso. E Hydrosphera ne he chiesto la gestione diretta. “Abbiamo incontrato tre volte il sindaco, scritto e riscritto, ma ricevuto come risposte solo temporeggiamenti”, spiega Nannarelli. Proseguendo: “La popolazione dell’isola è schierata dalla nostra parte perché sanno cosa significa il Centro in termini di visibilità e turismo. Monitoravamo anche la spiaggia (tra le tre più importanti d’Italia dove vanno a deporre le tartarughe), oggi affidata a dei volontari. Avevamo pure le autorizzazioni del Ministero a monitorare”. “Dal 2000 il Centro l'abbiamo gestito in collaborazione con il Dipartimento Conservazione Natura del CTS - precisa Nannarelli - un’associazione ambientalista che però, già dalla fine dello scorso anno, ha deciso di non rinnovare il proprio impegno per motivi suoi che non conosciamo. Così, ci siamo proposti gratuitamente, in qualità di esperti, di gestire l’attività che abbiamo iniziato circa 25 anni fa. Ma non è stato contemplato il nostro utilizzo. Non sappiamo il motivo. Se ci sono dei motivi burocratici di mezzo si superano”. Ieri è stata lanciata anche una petizione online per far tornare in vita il Centro: sono state già raccolte oltre 5.000 firme.