Terzo caso in Italia
Allarme Listeria, richiamato un altro lotto di verdure surgelate
Un lotto di mix di quattro verdure surgelate a marchio Pinguin è stato richiamato dal Ministero della Salute per la presenza di Listeria monocytogenes in mais congelato. Si tratta di confezioni in formato da 2,5 kg, con il numero di lotto W171583 8G e scadenza 06/07/2019, prodotte da Greenyard Frozen Belgium, in uno stabilimento in Ungheria. Si tratta del terzo richiamo in Italia, dopo le verdure surgelate Freshona e i minestroni Findus. In Gran Bretagna i prodotti richiamati salgono a 49, mentre i ritiri si estendono anche fuori dall'Europa, ovvero in Australia e Nuova Zelanda. IL BATTERIO KILLER - Si allargano così i ritiri di verdure e ortaggi surgelati per il rischio di contaminazione da Listeria, il batterio responsabile della listeriosi, una grave infezione che, anche se in casi rari, può portare alla morte soprattutto soggetti fragili come neonati, anziani, donne incinte e adulti immuno-compromessi. I sintomi consistono, generalmente, in una gastroenterite con febbre, che si manifesta nel giro di poche ore dall’ingestione del prodotto contaminato. Fra i segni clinici (a seconda della tipologia), ritroviamo: febbre alta, endocardite, osteomielite, colecistite, peritonite, meningite, paralisi dei nervi cranici, perdita della funzionalità motoria. Le donne in gravidanza evidenziano solitamente una forma simile all'influenza con febbre e altri sintomi non specifici. CODACONS: DISTRUGGETE LE PARTITE - "Il nuovo richiamo di un mix di verdure surgelate a marchio Pinguin disposto dal Ministero della salute conferma in pieno i timori del Codacons, che nei giorni scorsi aveva paventato il rischio che l'allarme Listeria potesse estendersi ad altri prodotti commercializzati nel nostro Paese", scrive in una nota l'associazione. "I nostri timori si dimostrano più che fondati, e nuovi prodotti diventano oggetto di richiamo da parte delle autorità - spiega il presidente Carlo Rienzi - questo significa che l'allarme Listeria non è affatto contenuto ad un solo produttore e richiede misure precauzionali per tutela la salute dei cittadini. Per questo chiediamo la distruzione delle partite di ortaggi freschi o surgelati presenti in Italia e provenienti dall'Ungheria, e la sospensione delle importazioni da tale paese per tutte le tipologie di verdure fino a che l'allarme non sarà cessato", conclude Rienzi.