Consiglio comunale sui migranti, mamma e zio di Pamela imbavagliati
Sit-in a Macerata per la ragazza romana fatta a pezzi
"Pamela grida giustizia e noi siamo la sua voce". Con tre striscioni e le bocche coperte da bende di colore rosso la mamma di Pamela Mastropietro, la 18enne romana uccisa e fatta a pezzi il 30 gennaio scorso, e una decina di rappresentanti dell'associazione Esistenza Ora stanno tenendo un sit in davanti alla sede della Domus San Giuliano, a Macerata, dove è in corso un consiglio comunale monotematico dedicato al tema dell'immigrazione. Ad accompagnare Alessandra Verni c'è anche il fratello e legale di famiglia, Marco Valerio Verni, che ha invitato «a non far calare l'attenzione su Pamela, perché è una battaglia di civiltà contro la barbarie». «Le fasce rosse - ha spiegato - simboleggiano il sangue». Lo zio di Pamela ha spiegato la presenza a Macerata in contemporanea con il consiglio comunale: «Vorremmo sapere se le cose sono cambiate dopo quanto è successo».