Il risveglio
Bergoglio mette in pausa la rivoluzione
Il «risveglio» tradizionalista di Papa Francesco, che ieri ha affermato che «la famiglia, immagine di Dio» è solo quella formata da un «uomo e da una donna», per poi paragonare l’aborto selettivo al nazismo «ma con i guanti bianchi», ha lasciato stupiti i fedeli, abituati a sentire dal Santo Padre concetti e prese di posizione più «progressiste». E di asserzioni «rivoluzionarie», in effetti, il Papa latinoamericano ne ha diffuse parecchie da quando, il 13 marzo del 2013, salì al Soglio Pontificio. «Io non giudico, se è una persona di buona volontà, chi sono io per giudicare un gay?», disse muovendo i primo passi in Vaticano, mentre dopo la strage islamista nella redazione di Charlie Hebdo, giustificò in qualche modo la mattanza spiegando che «se uno mi offende la madre, gli do un pugno». Sorprendente, poi, quando sostenne che «essere buoni cattolici non significa fare figli come i conigli», e ancora di più quando il presidente della Bolivia gli regalò un Cristo crocifisso su una falce e un martello. Successivamente il Santo Padre invitò la chiesa a «non adorare la santa tangente», e poco più tardi decise che la lavanda dei piedi poteva essere ricevuta anche dalle donne. Parole ancora «progressiste» quelle sulla chiesa che «deve... SE VUOI CONTINUARE A LEGGERE CLICCA QUI