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"Spiava le indagini a suo carico", arrestato Montante ex capo di Sicindustria

Davide Di Santo
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Gli agenti della polizia di Stato di Caltanissetta hanno arrestato Antonello Montante, l'imprenditore nisseno attualmente a capo della Camera di Commercio di Caltanissetta e presidente di Retimpresa Servizi srl di Confindustria. È accusato di associazione per delinquere finalizzata alla corruzione. Assieme a Montante sono state arrestate altre cinque persone, mentre un altro indagato è stato colpito dalla misura interdittiva della sospensione dall'esercizio dell'ufficio pubblico per la durata di un anno.Tra le persone coinvolte anche esponenti delle forze dell'ordine. Gli arresti sono arrivati in seguito ad una complessa indagine condotta dalla Squadra mobile nissena coordinata dalla locale Direzione distrettuale antimafia e scaturita nell'operazione denominata "Double face". Le ipotesi di reato contestate agli indagati sono, a vario titolo, di essersi associati allo scopo di commettere più delitti contro la pubblica amministrazione, di accesso abusivo a sistema informatico e corruzione. Secondo la Procura, Montante avrebbe fatto parte di una sorta di rete di 'spionaggio' il cui scopo sarebbe stato quello di ottenere notizie sulle indagini della magistratura a suo carico. L'indagine è nata più di due anni fa. Le attenzioni della magistratura erano finite sull'imprenditore Antonello Montante all'inizio del 2015 quando la Procura gli inviò un avviso di garanzia. Al centro dei sospetti, alimentati dalle dichiarazioni di alcuni pentiti, i presunti legami tra l'imprenditore, per molto tempo paladino antimafia, e la famiglia mafiosa di Serradifalco legata al boss Vincenzo Arnone. Nel corso di una perquisizione nella sua villa i poliziotti della mobile nissena avrebbero scoperto un vero e proprio archivio colmo di dossier su magistrati e politici. Una sorta di centrale operativa di una vera e propria organizzazione di spionaggio. A distanza di due anni i magistrati di Caltanissetta, coordinati dal procuratore capo Amedeo Bertone, hanno chiuso le indagini. Per Montante e per altri cinque indagati la Procura ha disposto gli arresti domiciliari. 

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