Carabinieri cacciati prima del processo
I due militari finiti nei guai per la denuncia di due americane. Ma la decisione del ministero della Difesa ignora la loro presunzione d'innocenza
Il processo deve ancora iniziare, ma Marco Camuffo e Piero Costa sono stati destituiti dall'Arma dei Carabinieri. I due militari in servizio a Firenze, accusati di aver violentato due studentesse statunitensi che avevano riaccompagnato a casa, da domani non percepiranno più lo stipendio. È questa la decisione della Direzione Generale per il Personale Militare, del ministero della Difesa. Una decisione destinata a far discutere. Perché la questione è una: la presunzione di innocenza. Un diritto solitamente garantito anche a chi è accusato di crimini importanti, a chi dovrà essere giudicato da due diversi tribunali. La procura militare infatti ha chiesto il rinvio a giudizio nei confronti dei due carabinieri, accusandoli di violata consegna e peculato militare. La magistratura penale invece deve ancora formulare la sua richiesta, contestando agli indagati l'accusa di violenza sessuale aggravata. I fatti avvenuti il 7 settembre del 2017 fuori dalla discoteca Flo (quando i militari intervenuti per sedare una rissa accompagnarono a casa due studentesse con l'auto di servizio, venendo suc- cessivamente denunciati per aver commesso una violenza sessuale) sono stati ritenuti di una gravità tale da richiedere la massima sanzione disciplinare. «La presunzione di innocen- za è stata negata nel... SE VUOI CONTINUARE A LEGGERE CLICCA QUI