Terremoto, scossa di magnitudo 4.6 nel Maceratese. I sindaci: notevoli danni e scuole chiuse
L'epicentro tra Muccia, Pieve Torina e Pievebovigliana
Il terremoto colpisce nuovamente le Marche alle 5.11. Una scossa forte, di magnitudo 4.6, con epicentro a 2 chilometri da Muccia, in provincia di Macerata e a 9 chilometri di profondità, che viene avvertita anche in Umbria, nel Lazio e in Abruzzo. Tanta la paura. In un Comune limitrofo all'epicentro, Pieve Torina, sei sono le famiglie sfollate per precauzione e le scuole chiuse, mentre a Muccia è crollato il campanile della chiesa del '600 di Santa Maria di Varano. Il capo della Protezione civile, Angelo Borrelli, ha tenuto stamane, a Pieve Torina, una riunione con i sindaci dei Comuni del Maceratese interessati dalla scossa, il presidente della Regione Marche, Luca Ceriscioli, e la commissaria straordinaria per la ricostruzione nelle zone terremotate, Paola De Micheli, per una verifica della situazione. "Ci sono dei danni, la scossa è stata forte e si è sentita molto più di altre di pari grado di qualche tempo fa", ha detto De Micheli. "Le zone più pericolose sono state perimetrate, abbiamo edifici che sono già stati messi in sicurezza. Gli edifici nuovi, come le scuole, non hanno subito danni, almeno a una prima verifica. Per sicurezza però", ha spiegato la commissaria, "è stato chiuso tutto. Abbiamo la necessità di riverificare tutti gli immobili che avevano danni lievi o non avevano danni. Dobbiamo ricominciare tutte le verifiche. Lo stato di emergenza è stato prorogato fino al 30 di agosto, e credo che non appena ci sarà un nuovo governo sarà possibile prorogarlo ancora", ha aggiunto De Micheli. Secondo gli esperti, la zona interessata dai terremoti di questi ultimi giorni si è attivata a fine ottobre 2016, tra il 26 e il 30 ottobre, quando sono avvenuti alcuni dei più forti eventi sismici della sequenza: quelli del 26 ottobre di magnitudo 5.4 e magnitudo 5.9 e quello di magnitudo 6.5 del 30 ottobre 2016. Negli ultimi mesi del 2017 sono stati localizzati una media di 30-40 eventi al giorno. Ai primi di marzo 2018 la sismicità è aumentata superando in un caso i 100 eventi al giorno e anche in questi primi giorni di aprile ha superato i 140 eventi al giorno. "Non è prevedibile se ci saranno altre scosse di magnitudo elevata, ma di certo stiamo monitorando la zona anche per vedere se vengono interessate altre faglie", ha detto il direttore dell'Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia, Alessandro Amato. L'aumento di sismicità è prevalentemente concentrato proprio nel settore più settentrionale del sistema di faglie attivato nel 2016, vicino ai comuni di Muccia, Pieve Torina, Pievebovigliana, sempre provincia di Macerata. L'incubo sisma ha risvegliato immediatamente il ricordo delle popolazioni dell'area. In molti, pochi minuti dopo la sequenza sussultoria, si sono riversati per strada. "Ancora scosse. Non si può stare ad aspettare, bisogna subito attuare la messa in sicurezza e le demolizioni. Questa notte si è ballato parecchio in tutto il Maceratese" ha spiegato la portavoce dei terremotati di Visso, Ussita e Castelsantangelo sul Nera, Maria Teresa Nori. La scossa che si è sentita anche in quei centri, oltre che a Camerino e altre zone dell'entroterra maceratese. La lunga scia sismatica è stata segnalata anche in Abruzzo, dove una scossa di magnitudo 3,3 della scala Richter è stata avvertita dalla popolazione all'Aquila. Epicentro il piccolo Comune di Ocre (1000 abitanti circa) attaccato alla periferia est del capoluogo di Regione. Nel comune di Carmerino sono 30, al momento, le richieste di sopralluoghi pervenute all'ufficio tecnico, per verificare se la forte scossa di questa mattina abbia lesionato le proprie abitazioni fino a ieri agibili. Dopo una prima ricognizione, non sono stati riscontrati ulteriori danni a nessun edificio pubblico e le scuole sono rimaste aperte. Quanto alle Sae di Pieve Torina, in un paio di casi si è avuto il distacco di pensili dai binari cui erano ancorati, ma i tecnici sono già al lavoro per ripristinare il tutto e far sì che in caso di nuove scosse non si verifichi ancora questo problema di mobili o altro che fuoriesca dalla sede di ancoraggio, ma nel complesso - come ha sottolineato la stessa De Micheli a margine del vertice - le Sae hanno sostanzialmente tenuto". "È evidente che le casette nelle quali sono "ospitati" i terremotati non sono antisismiche", scrivono in una nota Sabrina Fantauzzi ed Elivira Mazzarella, rispettivamente fondatrice e segretario generale del Comitato Illica Vive nato dopo il terremoto del 24 agosto in una delle frazioni di Accumoli più duramente colpite dal sisma. Sopralluoghi di controllo nelle scuole materne, elementari e medie della città di Macerata sono stati eseguiti dagli ingegneri degli uffici tecnici comunali per verificare le condizioni delle singole aule e degli interi edifici dopo la scossa di terremoto avvertita questa mattina.