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Terrorismo, lo schiaffo della brigatista Balzerani: "Fare la vittima ormai è un mestiere"

Davide Di Santo
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"C'è una figura, la vittima, che è diventata un mestiere. questa figura stramba, per cui la vittima ha il monopolio della parola". La frase è stata pronunciata ieri sera da Barbara Balzerani, la ex terrorista delle Brigate Rosse, dopo un incontro organizzato dal centro sociale Cpa di Firenze. Già l'appuntamento, vista la coincidenza col quarantennale del sequestro del presidente della Dc, Aldo Moro, aveva suscitato forti polemiche. Ora questa frase è destinata ad alzare l'ennesimo vespaio. Le parole hanno provocato la replica immediata della figlia del leader Dc che ha messo di nuovo on line un video degli scorsi giorni intitolato 'Adesso basta, volume primo'.  "Che palle il quarantennale lo dico io - dice la donna -, che non l'ho provocato e l'ho subito e che ho il titolo per dirlo. Per la semplice ragione che il quarantennale mi dà dolore. E io posso dire che palle il quarantennale, ma la signora Balzerani non può dirlo perché lei è tra coloro che l'hanno provocato. Io credo che la loro parte è stata fatta e forse un sano silenzio sarebbe la cosa migliore per loro, per noi, per questo ex Paese, per tutto". In realtà le parole di Maria Fida Moro sono lo sfogo per un'altra frase scritta su facebook poche settimane fa dalla dirigente della colonna romana delle Brigate Rosse.  "Chi mi ospita oltre confine per i fasti del 40ennale?", aveva detto Balzerani attirandosi le ire anche di un brigatista pentito, Raimondo Etro. Contro Balzerani si è scagliata anche Giovanna Maggiani Chelli, presidente dell'Associazione tra i familiari delle vittime della strage di via dei Georgofili. "Non è quello delle vittime un mestiere - ha tuonato - lo è invece quello di chi ha fatto parte di gruppi terroristici eversivi e oggi cerca di imporsi alle nuove generazioni con 'insegnamenti'. Taccia la Balzerani, e se quelli come lei continuano a sentirsi a un passo da Dio e quindi nel giusto, siano i circoli e le tv a smettere di dare loro microfoni in mano. Firenze ha già pianto anche troppo per l'arroganza di terroristi di ogni specie e davvero è l'ora di avere più rispetto per le vittime".

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