Al San Camillo

Strage di Cisterna di Latina, Antonietta ha aperto gli occhi

Davide Di Santo

Antonietta Gargiulo ha aperto gli occhi. La donna ferita dal marito Luigi Capasso, che prima di suicidarsi ha ucciso le loro figlie di 7 e 13 anni si è risvegliata dalla sedazione a cui è stata sottoposta dal 28 febbraio scorso, quando, da Cisterna di Latina è arrivata nel reparto di terapia intensiva del San Camillo di Roma ferita da tre colpi di pistola. Risponde agli stimoli uditivi ma l'imbragatura al volto dovuta all'intervento con cui i medici le hanno ricostruito la mandibola non le permettono di parlare. Con cautela, si sta tentando, con supporto degli psicologi e dei familiari, di riportare la donna alla realtà ma prima è necessario sapere cosa lei ricordi dell'accaduto. Una procedura lenta e dolorosa; difficile da prevedere il tempo necessario per portarla a compimento.  Intanto è stata fissata la data dei funerali di Alessia e Martina. Il rito funebre per le sorelline di 7 e 13 anni uccise per mano del padre Luigi Capasso, si svolgerà venerdì mattina nella chiesa di San Valentino a Cisterna, la chiesa dove la madre delle piccole, Antonietta Gargiulo faceva la catechista. Improbabile la sua presenza.