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Dieci anni di pestaggi, sangue e devastazioni "rosse"

Altro che movimenti neofasciti da sciogliere: da Milano a Genova fino a Napoli ecco la violenza dei centri sociali

Luca Rocca
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Sono violenti, intolleranti, sempre pronti, insieme a chi è più violento di loro, a mettere a ferro e fuoco le città; pensano di essere dalla parte giusta della storia, e che le loro aggressioni, intimidazioni, minacce, siano giustificate da una "lotta antifascista" contro un regime che nessuno vede. Sono i ragazzi, e le ragazze, dei Centri sociali, che non perdono occasione di far vedere di che pasta sono fatti, aggredendo le forze dell'ordine, spaccando vetrine, bruciando macchine, solidarizzando coi criminali. Là dove c'è violenza, ci sono loro, con le loro molotov e le loro bombe carta. Violenti e troppo spesso tollerati e impuniti. Nonostante negli ultimi dieci anni, come dimostriamo pubblicando questo lungo elenco di azioni devastanti messe in atto nelle maggiori città d'Italia, si siano resi protagonisti di atti che nessuno avrebbe dovuto tollerare mettendo a rischio ogni volta la vita di cittadini e forze dell'ordine. TORINO 29.2.2008 Due ragazzi dei Centri sociali irrompono nella sede di Forza Italia e gettano un secchio di escrementi. CHIAIANO (NAPOLI) 23.5.2008 Alcuni esponenti dei centri sociali che protestano contro l'apertura di una discarica vengono fermati dopo essersi scontrati con la polizia. BOLOGNA 5.7.2008 Si scontrano... SE VUOI CONTINUARE A LEGGERE CLICCA QUI

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