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Torino, scontri al corteo anti-CasaPound. Tre agenti feriti, fermati due manifestanti

Davide Di Santo
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Tensione e scene di guerriglia urbana in serata nel centro di Torino per un corteo antifascista a cui hanno aderito alcune centinaia di persone, tra cui esponenti dei centri sociali e del movimento No Tav. La manifestazione è stata organizzata per protestare contro un appuntamento elettorale del leader di CasaPound, Simone Di Stefano, all'hotel Nh di corso Vittorio Emanuele, nel cuore della città. Gli attivisti hanno tentato in alcune occasioni di sfondare il fitto cordone di forze dell'ordine per avvicinarsi alla sede del comizio, ma sono stati respinti. Alcuni sono venuti a contatto con gli scudi della polizia, schierata in assetto antisommossa, che ha reagito con una piccola carica e usando gli idranti. Un'altra parte del corteo ha tentato di avvicinarsi all'hotel, lanciando petardi e incendiando cassonetti, e nuovamente è intervenuto un mezzo delle forze dell'ordine con idranti. La tensione è salita ancora vicino alla stazione Porta Susa, quando c'è stato un intenso lancio di pietre e bottiglie di vetro contro le forze dell'ordine, che per disperdere i manifestanti sono avanzate inseguendo alcuni attivisti. Il bilancio, provvisorio per la concitazione della situazione, è parso essere di tre esponenti delle forze dell'ordine rimasti feriti. Alcuni manifestanti sono stati bloccati - ci sarebbero due fermi - fa sapere la questura, e la loro posizione è al vaglio. Il corteo si è poi ricomposto allontanandosi dal ritrovo di CasaPound, lasciando lungo la strada reti di cantiere, dissuasori e cestini dell'immondizia divelti, petardi e cocci di vetro a terra. I manifestanti si sono quindi diretti verso piazza Castello e poi lungo via Po, per terminare nel quartiere Vanchiglia, ritrovo abituale del mondo antagonista torinese.

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