Un agente ferito da bomba carta
Scontri a Bologna, i centri sociali contro il comizio di Forza Nuova
Nuovi scontri tra centri sociali e forze dell’ordine a Bologna. Polizia e carabinieri hanno caricato i manifestanti, tentando di allontanarli da piazza Galvani che ospitava una manifestazione di Forza Nuova con il leader Roberto Fiore. Gli agenti hanno usato anche idranti e lacrimogeni per disperdere gli antagonisti che avevano tentato di sfondare il cordone nella vicina piazza Cavour. Gli antagonisti hanno risposto lanciando fumogeni e altri oggetti verso le forze dell’ordine. Durante gli scontri un poliziotto è stato ferito, colpito al volto da una bomba carta lanciata dal corteo dei collettivi. L’agente del reparto mobile di Padova è stato portato in ospedale per le cure del caso e per il referto medico. Due persone sono state portate in questura e denunciate per manifestazione non autorizzata. Alle cariche delle forze dell’ordine che hanno impedito il tentativo dei manifestanti di raggiungere il comizio del partito di estrema destra, i manifestanti (circa un migliaio di persone) hanno risposto con il lancio di bottiglie, petardi e bombe carta. Il corteo, dopo aver raggiunto i viali, si è nuovamente diretto verso il centro città confluendo in piazza Nettuno di fronte al sacrario dei caduti partigiani. Il comizio di Forza Nuova si è concluso intorno alle 20.30 e le forze dell’ordine hanno sciolto i cordoni dando libero accesso alle vie cittadine. Gli scontri a Bologna tra la polizia e gli attivisti dei centri sociali erano iniziati quando gli attivisti hanno cercato di occupare piazza Galvani per l’arrivo del segretario nazionale di Forza Nuova Roberto Fiore e impedirne il comizio. Gli agenti, in tenuta antisommossa, hanno allontanato i manifestanti, che volevano occupare la piazza per impedire l’iniziativa al grido «oggi è la nostra Resistenza». In seguito si sono verificate alcune cariche tra piazza Galvani e via Farini, nel centro storico cittadino, con spintoni e manganellate. Negli scontri ci sono stati sei feriti, tra cui un agente. Qualche ora prima alcuni attivisti del collettivo Hobo avevano bloccato il Consiglio comunale sventolando uno striscione che recitava «siete complici dei fascisti». Poi i collettivi, un centinaio di attivisti tra le varie sigle bolognesi, tra cui Hobo, Vag51, Làbas e Cua, si sono spostati in piazza Galvani, successivamente allontanati dalla polizia.