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Papa Francesco accoglie la Croce Rossa: "Non si distingua tra chi ha bisogno e chi non è degno"

Valentina Conti
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Arriva a mezzogiorno, accolto in un bagno di folla rosso fuoco, Papa Francesco, all'udienza in Aula Paolo VI in Vaticano con i volontari della Croce Rossa Italiana, guidati dal presidente nazionale e neo-eletto Presidente della Federazione Internazionale di Croce Rossa e Mezzaluna Rossa, Francesco Rocca. Seimila i volontari in sala tra striscioni, telefonini in aria, cori da stadio. Ci sono le squadre di soccorso, i medici, gli infermieri, le crocerossine, i tecnici. Presente anche il ministro della Salute, Beatrice Lorenzin. "La cultura degli scarti, tanto attuale oggi, è una cultura anonima, senza legami, senza volti. Che si prende cura solo di alcuni”, dice il Pontefice. "Voi – chiosa rivolgendosi alla platea – avete una politica. Il vostro è il partito politico dei più bisognosi, di chi ha più bisogno". Poi un pensiero finale ai volontari morti in servizio: "La vita non l'hanno persa, l'hanno donata, sono loro i vostri martiri che vi ispireranno e vi proteggeranno dal cielo". Prima di tornare a Santa Marta, senza dimenticare di indossare il cappellino rosso con la croce che gli porge uno dei volontari più svantaggiati in prima fila. Il presidente Francesco Rocca ha ricordato a Bergoglio "l'impegno dei 160 mila volontari ogni giorno accanto agli invisibili, 17 milioni in tutto il mondo”, rimarcando: "Importante immaginare un nuovo modello sociale. Non si può rimanere in silenzio davanti alle stragi umane”. “L'estensione della sofferenza umana nel mondo non ha confini, ma troviamo sempre ispirazioni nei suoi messaggi. Amore che non deve lasciar spazio all'odio", ha aggiunto Rocca nel suo intervento rivolgendosi a Papa Francesco.

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