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Fermato membro dell'Isis. Era pronto a colpire

Era tornato in Italia per addestrare combattenti

Sig. Val.
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Avrebbe potuto colpire non appena fosse uscito di prigione. Si è conclusa a Genova la prima tranche dell'operazione della Digos, Over the Web. In collaborazione con il Servizio Contrasto dell'Estremismo e del Terrorismo Esterno della DCPP/UCIGOS è stato individuato un estremista marocchino pronto a mobilitarsi per la causa dello Stato Islamico. L'uomo, un 39enne, Nabil Benamir, è stato raggiunto in carcere, dove si trova per lesioni dolose e maltrattamenti nei confronti dell'ex compagna,  da una nuova ordinanza di custodia cautelare, questa volta per il reato di appartenenza all'organizzazione terroristica dello Stato Islamico. Benamir è stato individuato grazie ad un network investigativo internazionale, con i contributi dell'AISI, della Polizia olandese, di EUROPOL e del FBI statunitense. L'indagine è partita nel giugno scorso, quando l'Intelligence italiana aveva acquisito informazioni sul 39enne quale "esponente di rilievo" dell'IS, ritornato in Europa "con l'obiettivo di addestrare altri membri dello Stato Islamico alla fabbricazione e all'utilizzo di esplosivi". Analizzando la memoria dello smartphone dell'uomo e dei dati riferibili al cittadino marocchino sulle reti social, è emerso il suo elevato livello di pericolosità. Insieme ad istruzioni per azionare ordigni esplosivi con vecchi cellulari, uno dei quali in suo possesso, sono stati infatti rinvenuti video di azioni suicide e "testamenti" di attentatori prima di immolarsi, oltre a tracce di comunicazioni effettuate tramite WhatsApp, che lasciano supporre l'esistenza di un "mandato" che l'indagato avrebbe dovuto assolvere in Italia.

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