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A rischio l'estradizione di Igor il russo. Ed è caccia ai complici

Norbert Fehrer dovrà rispondere dei tre omicidi in Spagna

Davide Di Santo
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Chiuso un capitolo con la cattura di Igor Vaclavic detto il russo, il pericoloso latitante accusato di tre omicidi in Italia e di altrettanti in Spagna, ora c'è massima attenzione per chiudere il cerchio attorno a possibili complici o fiancheggiatori del killer serbo. La Procura di Bologna da mesi è al lavoro per individuare eventuali contatti (nuovi e del passato) che possano aver giocato un ruolo nella fuga di Norbert Feher all'estero. Già nei prossimi giorni potrebbero essere acquisiti nuovi elementi grazie all'analisi degli oggetti che il criminale aveva con sé durante la latitanza. CACCIA ALL'UOMO Indagini sono state fatte in Serbia, Austria e Francia oltre che in Spagna, dove dall'estate scorsa i carabinieri erano presenti perché convinti che Igor si nascondesse nel Paese. Sul fronte della giustizia, intanto, non si prevedono tempi brevi per l'estradizione in Italia di Norbert Fehrer poiché proprio in Spagna dovrà rispondere di tre omicidi. "La Spagna - aveva ricordato ieri il procuratore capo di Bologna, Giuseppe Amato - non potrà non procedere per quanto riguarda i morti che ci sono verificati in quel Paese. Ci sarà la nostra richiesta di estradizione ma, come ovvio che sia, dovrà fare i conti per la tempistica con il fatto che la Spagna ha un procedimento penale per fatti gravissimi commessi in quel territorio". L'ULTIMA STRAGE Norbert Feher, questo il vero nome di "Igor il russo", ha ucciso giovedì sera tre persone, due agenti della Guardia civil e un pastore, nei comuni spagnoli di Albalate del Arzobispo e Andorra. È scattata così una caccia all'uomo che poco prima delle 3 di venerdì mattina ha portato all'arresto nella zona di Teruel, dopo che 'igor il russo' ha avuto un incidente stradale. Solo dopo l'arresto, grazie alla verifica delle impronte digitali, è emerso che la persona fermata è 'igor il russo', nato a Subotica, in Serbia, il 20 febbraio del 1981, ricercato in Italia per aver ucciso l'1 aprile il barista di Budrio Davide Fabbri e l'8 aprile la guardia volontaria Valerio Verri, e per il tentato omicidio dell'agente della polizia provinciale Marco Ravaglia. LA PRESENZA IN SPAGNA Una presenza sospetta, come riporta El Mundo, era stata individuata circa un mese fa nella zona di Teruel; i residenti di Andorra e Albalate avevano cominciato a rilevare che qualcuno entrava nelle loro fattorie, ma portava via soltanto cibo. D'altronde la procura di Bologna, coordinando i carabinieri del Ros e del comando provinciale di Bologna e Ferrara, aveva già da tempo avviato una attività in Spagna, avendo avuto riscontro, a seguito delle indagini svolte, della presenza di Igor. LA SPARATORIA E LA FUGA IN PICK UP Secondo quanto ricostruisce El Pais, intorno alle 19 di giovedì nella zona di El Ventorrillo due agenti in borghese ma con giubbotti antiproiettile, accompagnati da un pastore che conosceva bene la zona, si sono recati sul posto perché davano la caccia a un altro ricercato, che lo scorso 5 dicembre in una fattoria, ad Albalate del Arzobispo, aveva ferito due persone. Le autorità cercavano in realtà un uomo presumibilmente rumeno, che recentemente stava prendendo d'assalto fattorie disabitate nella zona. Quando i tre sono arrivati, igor ha aperto il fuoco e li ha uccisi; avrebbe rubato le armi di ordinanza, due pistole Beretta, per poi fuggire a bordo di un pick up verde. Le tre persone uccise sono gli agenti Victor Romero Perez di 30 anni, Victor Jesus Caballero Espinosa di 38 anni e il cittadino Jose Luis Iranzo. È così scattata la caccia all'uomo. LA CATTURA E L'IDENTIFICAZIONE L'arresto è avvenuto alle 2.50 nell'area di Maestrazgo, una zona della provincia di Teruel che confina con Castellon, dopo che Norbert Feher ha avuto un incidente stradale al chilometro 95.500 della A-226, all'altezza del Comune di Cantavieja. 'igor il russo' non avrebbe opposto alcuna resistenza all'arresto e gli sono state trovate tre armi: due erano le Beretta che aveva sottratto agli agenti. Solo dopo l'analisi delle impronte digitali è emerso che si trattatava di Norbert Feher, il killer dalle molte identità, da oltre otto mesi super ricercato dalle autorità italiane.

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