Val di Susa, razzi e bombe carta contro il cantiere: arrestati tre No Tav
Tre manifestanti sono stati arrestati in flagrante davanti ai cancelli del cantiere della linea ferroviaria ad alta velocità Torino-Lione durante la notte. Due sono attivisti del centro sociale Askatasuna di Torino, il terzo arriva dal centro sociale Newroz di Pisa. Sono esponenti del movimento NoTav e sono stati fermati dalla Digos durante l'ultima manifestazione verso il cantiere che voleva ricordare gli scontri avvenuti a Venaus del 2005. Sequestrati dalla polizia anche 19 razzi e due tubi di plastica rigida che sarebbero stati lanciati dagli attivisti verso il cantiere di Chiomonte. Disordini tra alcuni attivisti e le forze dell'ordine si sono registrati nella notte. Tutto è iniziato ieri pomeriggio quando circa 200 manifestanti, tra cui numerosi appartenenti al circuito degli autonomi, provenienti anche da altre provincie, si sono radunati intorno alle 17 nel Comune di Giaglione (Torino) e hanno percorso in corteo un sentiero montano che conduce all'area di interesse strategico nazionale del cantiere di Chiomonte. A metà del percorso sono stati bloccati da una cancellata metallica ancorata alle rocce e al terreno con tiranti e ganci, predisposta per evitare il contatto con le forze dell'ordine. A quel punto diversi manifestanti, scrive la Polizia di Torino, "si sono resi responsabili per circa due ore, a fasi alterne e con l'ausilio di rudimentali tubi di lancio, di ripetute esplosioni di razzi, bombe carta e altri artifici pirotecnici" all'indirizzo degli agenti che, "per evitare l'apertura di un varco nella rete metallica con una fresa elettrica utilizzata dai manifestanti", hanno fatto ricorso ai lacrimogeni. Inoltre, un gruppetto di antagonisti incappucciati e vestiti di scuro, dopo aver percorso un sentiero nella parte bassa della valle che costeggia il torrente Clarea, ha raggiunto la zona est del cantiere di Chiomonte, dove è stato sorpreso dalla Digos mentre lanciava razzi e bombe carta.