Ossessione criminale
L'assassino del tallio imitava il serial killer visto in un film
È chiuso in una cella d' isolamento della prigione di Monza, guardato a vista: Mattia Del Zotto, 27 anni, presunto responsabile di tre delitti e cinque tentati omicidi in seno alla sua famiglia, che voleva sterminare avvelenandola con il solfato di tallio, ha chiesto di poter leggere libri sull'ebraismo. Gli ha già fatto visita lo psichiatra in servizio nel carcere e questa mattina il gip Federica Centon zelo sottoporrà all'interrogatorio di garanzia. Gli è stato affidato per ora un avvocato d'ufficio. Lui non vuole pagare nessuno, ha specificato, che lo difenda. Il suo mutismo davanti alle contestazioni che gli sono state rivolte é stato ritenuto espressione della mancanza di sensi di colpa. Nessun rimorso per aver causato la morte dei nonni paterni, di una zia e per aver avvelenato altri cinque componenti della famiglia di Nova Milanese. Agli atti, le dichiarazioni della madre Cristina Palma. Mattia era un ragazzone amante del body building e non rivelava paturnie... SE VUOI CONTINUARE A LEGGERE CLICCA QUI