Cerca
Cerca
Edicola digitale
+

Frana vicino Amatrice, chiusa la strada per il paese

L'ira del sindaco Pirozzi: la nostra viabilità è tornata come dopo la scossa del 24 agosto

Maria Grazia Coletti
  • a
  • a
  • a

Nella tarda serata di ieri una frana ha interessato la strada regionale Picente, una delle principali vie d'accesso ad Amatrice, costringendo gli uomini dell'Astral Lazio a chiudere l'arteria al traffico fino a lunedì mattina, quando verrà istituito un senso unico alternato nel tratto interessato dalla caduta di massi e detriti. «Al momento la situazione, costantemente monitorata dai tecnici di Astral Spa, è sotto controllo nonostante stia anche nevicando - fa sapere in una nota l'Agenzia stradale della Regione Lazio - i massi più ingombranti sono stati rimossi ed è in corso la messa in sicurezza di quelli ancora pericolanti; la rete paramassi è stata divelta dalla frana e ne è in corso il ripristino». Non è bastato però l'intervento di uomini e mezzi dell'Astral per placare la rabbia del sindaco di Amatrice, Sergio Pirozzi, che attraverso la sua pagina Facebook ha rivelato come «la viabilità del nostro paese è tornata ad essere quella del 25 agosto 2016», riportando la mente ai giorni successivi al terremoto che ha devastato il paese della provincia di Rieti. «La ditta incaricata dalla Regione per ripristinare la viabilità nella frazione di Retrosi è ferma da ieri - ha proseguito Pirozzi - d'altronde ci sono le feste, mica siamo in emergenza!. Contemporaneamente, un masso ha invaso la strada di accesso ad Amatrice, con conseguente chiusura di anche questo tratto di strada. Ricordo che da anni chiediamo la messa in sicurezza di movimenti franosi alla Regione. In questi giorni poi, Governo e Regione decideranno l'utilizzo dei fondi per la ricostruzione. Mi auguro che le loro menti siano illuminate. Senza messa in sicurezza di movimenti franosi e finanziamenti per le infrastrutture primarie (fogne, acquedotto e illuminazione) non si potrà mai parlare di Ricostruzione. Attendiamo speranzosi, in caso contrario disotterreremo l'ascia di guerra».

Dai blog