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Bandiera del Reich in caserma, bufera a Firenze. La Pinotti: provvedimenti rigorosi

Si tratta di un vessillo precedente al nazismo ma spesso usato da gruppi di estremisti

Davide Di Santo
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È bufera per il video che mostra una bandiera tedesca nella caserma della Baldissera di Firenze, sede del Sesto Battaglione dell'Arma dei carabinieri. Si tratta di un vessillo di guerra del Secondo Reich, precedente rispetto al nazismo ma spesso utilizzato dai militanti dell'estrema destra e ultras politicizzati. Ad accorgersi della bandiera, appesa in una stanza della caserma che si affaccia sui trafficatissimi viali di circonvallazione, a poche centinaia di metri dal Ponte Vecchio, è stato il giornale online Il Sito di Firenze che nota, appese alle stesso muro, un poster del leader leghista Matteo Salvini ritratto in un fotomontaggio con un mitra e una sciarpa della Roma.  La caserma ospita centinaia di militari tra cui anche alti ufficiali e il comandante provinciale dei carabinieri, colonnello Giuseppe De Liso, ha assicurato che "verranno fatti tutti gli accertamenti disciplinari e penali". A promettere provvedimenti esemplari è il ministro della Difesa Roberta Pinotti che usa parole di condanna: "La Repubblica italiana e la sua Costituzione si fondano sui valori della Resistenza, sulla lotta al fascismo e al nazifascismo. Chiunque giura di essere militare lo fa dichiarando fedeltà alla Repubblica, alle sue leggi e alla Costituzione. Chi espone una bandiera del Reich non può essere degno di far parte delle Forze Armate essendo venuto meno a quel giuramento": "I Carabinieri - sottolinea il ministro Pinotti - sono un simbolo della sicurezza della nostra comunità, l'Italia, che si basa su questi valori. Per questo è ancora più grave l'esposizione della bandiera neonazista all'interno di una caserma dei Carabinieri". Pinotti inoltre annuncia di aver già preso iniziative: "Ho già chiesto al Comandante generale chiarimenti rapidi e provvedimenti rigorosi verso i responsabili di un gesto così vergognoso". 

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