Casa di Montecarlo, Fini scarica Elisabetta per salvarsi
Nuova (ennesima) versione dell'ex leader di An. "Non ho riferito della casa per timore di ripercussioni laceranti in famiglia"
"Elisabetta mi ha confessato solo recentemente che, insieme al fratello Giancarlo, nel 2008, avevano deciso di comprare la casa di Montecarlo. Non l'ho riferito, nel primo interrogatorio, per timore delle ripercussioni laceranti che tali affermazioni avrebbero potuto causare nel mio ambito familiare, soprattutto con riferimento alle mie figlie. Oggi però sono convinto che per affermare la mia onorabilità devo prescindere dalle mie vicende familiari, per quanto dolorose". Insomma, Gianfranco Fini ha ammesso di aver mentito ai pm della Procura di Roma lo scorso aprile, per difendere la compagna e scongiurare una crisi familiare. Quando però il 10 ottobre si è visto recapitare dai finanzieri dello Scico l'avviso di conclusione delle indagini preliminari (anticamera della richiesta di rinvio a giudizio), ha deciso che, per evitare di trovarsi a processo con la pesante accusa di concorso in riciclaggio internazionale, era il caso di cominciare a prendere le distanze dalla famiglia Tulliani, compresa la sua Elisabetta. «MI SONO ARRABBIATO CON ELISABETTA PER LA CASA» Il punto è che, stando a quanto riferito nella nuova versione resa da Fini il 16 novembre al procuratore aggiunto Michele Prestipino e al pm Barbara Sargenti, sono ancora tanti gli aspetti che non convincono. Una sequela di "non sapevo" che sviliscono l'intelligenza dell'ex presidente della Camera... SE VUOI CONTINUARE A LEGGERE CLICCA QUI