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La Maddalena, ragazza si suicida dopo ricatto hard. Indagati tre amici

Prima di morire la giovane aveva raccontato di aver subìto un'aggressione

Carlo Antini
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Michela D., barista 22enne di Porto Torres (in provincia di Sassari), si è tolta la vita nella notte tra il 4 e 5 novembre scorsi alla Maddalena, dove si trovava a casa di un'amica. Il suo suicidio aveva subito assunto i contorni del giallo, ora arrivato a una svolta dopo il ritrovamento di un video hard per il quale potrebbe essere stata ricattata: tre amici sono indagati dalla Procura di Tempio Pausania. La giovane, pochi giorni prima di uccidersi, aveva raccontato di aver subito un'aggressione e di essere stata narcotizzata nella propria abitazione da un gruppo di persone che le avevano sottratti i risparmi, circa mille euro. Una vicenda, mai denunciata formalmente, che ha assunto particolare importanza alla luce di quanto accaduto poi e su cui i carabinieri di Porto Torres e la procura di Sassari avevano aperto un'inchiesta. Michela aveva deciso di rifugiarsi alla Maddalena, dove la sua amica, al rientro dal lavoro, l'aveva trovata priva di vita. L'inchiesta della procura di Tempio Pausania e dei carabinieri di Olbia e Porto Torres si è subito concentrata sui motivi del gesto compiuto dalla donna anche alla luce dell'aggressione subita. I militari hanno passato al setaccio il telefono della giovane e ascoltato le testimonianze di parenti e amici. Dalle verifiche è spuntato un video "spinto" con protagonista la giovane barista. Un filmato girato in un contesto sessuale che, secondo i primi riscontri dell'inchiesta, sarebbe stato utilizzato dai tre conoscenti della vittima per ricattarla. Si tratta di tre giovani di Porto Torres che Michela D. era solita frequentare. Sono tutti accusati di istigazione al suicidio, diffamazione aggravata e tentata estorsione.

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