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Caserta, marito e moglie sgozzati in casa

Carlo Antini
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Sorpresi nel sonno e sgozzati in camera da letto. Sono morti così Francesco Afratellanza, 82 anni, e Antonietta Della Gatta, di 79. È successo in via Scipione l'Africano 18 a Parete, in provincia di Caserta. A trovare i cadaveri, alle 9.30 di questa mattina, è stata la nuora. Il sospettato numero uno è il figlio 40enne Graziano. Affetto da problemi psichici è fuggito poco dopo il duplice omicidio allontanandosi in automobile. Dopo ore di ricerche l'uomo è stato fermato dai carabinieri. L'indagine è coordinata dalla pm Valeria Esposito della procura di Napoli Nord. L'arma utilizzata non è ancora stata trovata. I corpi saranno sottoposti a esame autoptico. All'origine del duplice omicidio potrebbe esserci un raptus di follia. Il figlio Graziano qualche settimana fa è stato sottoposto a trattamento sanitario obbligatorio (tso), Trattamento sanitario obbligatorio, e affidato alla Asl locale. In passato, secondo la prima ricostruzione, avrebbe più volte tentato il suicidio impiccandosi. Il padre e la madre, agricoltori in pensione, sono stati trovati senza vita distesi sul letto: i tagli alla gola, alcuni dei quali profondi, non gli hanno lasciato scampo. La tragedia famigliare ha scosso la cittadina, 11mila abitanti nel casertano. A Parete si conoscono tutti e poco dopo l'arrivo delle forze dell'ordine al civico 18 di via Scipione l'Africano la notizia si è diffusa in tutto il paese. "Non hanno mai creato tensione", dice con la voce rotta dall'emozione il sindaco, Gino Pellegrino. In mattinata vicini di casa, conoscenti e amici si sono riversati fuori dall'abitazione dei coniugi Afratellanza. "Erano brave persone", spiegano i vicini increduli, "è una tragedia troppo grande". I due "erano sereni. A lui piaceva il ballo", racconta una conoscente. Il figlio? "Un pazzo", ammette un'amica di famiglia.

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