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Sulmona, giallo sul suicidio dell'ex generale Guido Conti. Si cerca una lettera misteriosa

Rigopiano e la fusione Forestale-Carabinieri le spine nel fianco. Aveva oscurato il profilo Facebook

Grazia Maria Coletti
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E' giallo sulla morte dell'ex generale Guido Conti. Rigopiano e la fusione tra Forestale e Carabinieri erano le sue spine nel fianco. Aveva scritto anche a Renzi. Ma per adesso l'unica certezza è che il generale dei carabinieri-forestali Guido Conti, andato in pensione per ricoprire un incarico presso la Total della Val d'Agri in Basilicata si è suicidato. Ne sono convinti gli investigatori dell'Arma dei carabinieri che hanno raccolto già una serie di indizi che non lascerebbero dubbi. Il 58enne ex ufficiale della Forestale (passata dopo la riforma ai carabinieri) ha lasciato una lettera alla famiglia, l'altra ad una sorella. Mancherebbe una terza missiva che sarebbe stata spedita non si sa a quale destinatario, poco prima di salire sulla propria auto per dirigersi alle pendici del Monte Morrone (un luogo a lui molto caro) per compiere il gesto estremo. L'uomo ha anche deciso di oscurare il proprio profilo Facebook. A far scattare l'allarme sono stati i familiari non vedendolo tornare per l'ora di pranzo. A trovare il cadavere dell' ex ufficiale della Forestale (molto noto e stimato sia nella Regione Abruzzo che in quella dell'Umbria. Sua l'inchiesta sui veleni di Bussi) sono stati alcuni agenti, che avevano in passato lavorato con lui a Sulmona. Il magistrato ha aperto una inchiesta. Lettere, auto e pistola sono stati sequestrati. Affidato infine l'incarico di eseguire sul cadavere l'autopsia.

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