Palermo, violenta una paziente ma lei filma tutto: ginecologo in manette
Avrebbe abusato di una paziente in due occasioni: per questo un ginecologo di Palermo è finito in manette. La polizia in servizio presso la Procura del tribunale per i minorenni del capoluogo siciliano ha eseguito un'ordinanza di custodia cautelare ai domiciliari nei confronti di Biagio Adile, 65 anni, il medico accusato di violenza sessuale su una donna tunisina di 28 anni. La donna ha raccontato di avere subito due atti di violenza: presso lo studio del ginecologo a Palermo e nell'ambulatorio dell'ospedale Villa Sofia-Cervello, di cui Adile è direttore della Uroginecologia. La donna, assistita da un interprete, ha raccontato ai carabinieri di soffrire di gravi problemi ginecologici per i quali in Tunisia avrebbe subito ben tredici interventi chirurgici, e per questo si era rivolta all'indagato. Dopo il primo abuso, l'uomo le avrebbe chiesto di andare in ospedale per un'ecografia. La tunisina, temendo un'altra violenza, si è così recata all'appuntamento registrando tutto con il telefonino. "La donna prima della visita avrebbe acceso il telefonino registrando le fasi dell'altro caso di violenza attuato dal medico - riferiscono gli inquirenti - Le indagini coordinate dal sostituto procuratore Giorgia Righi, sono si sono anche avvalse della consulenza tecnica di un perito della Procura che ha estrapolato la registrazione, il cui contenuto ha fornito riscontri importanti circa l'ipotesi accusatoria a carico del sanitario", scrivono gli investigatori. Sono in corso ulteriori approfondimenti investigativi volti ad accertare casi analoghi. "L'azienda ha appreso la notizia dai giornali, abbiamo richiesto l'ordinanza e aspettiamo di averla per valutare i provvedimenti da adottare", fanno sapere dall'ospedale Villa Sofia Cervello di Palermo travolto questa mattina dall'arresto del direttore dell'Unità di Uroginecologia.