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Terremoto, ecco le cifre scandalo del flop ricostruzione

Le macerie ad Accumoli (LaPresse)

Carlantonio Solimene
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A un anno dalla seconda scossa sismica che, nel giro di pochi mesi, ha devastato il Centro Italia, la ricostruzione procede ancora troppo lentamente. E' la denuncia di Marcello Fiori, responsabile degli Enti Locali per Forza Italia, che mette in fila le cifre di un'emergenza che sta durando troppo a lungo. "Purtroppo - spiega Fiori - aldilà dello sforzo straordinario per umanità ed efficienza compiuto dal sistema di protezione civile che nel primo periodo ha salvato decine di vite e messo al sicuro migliaia di persone, dobbiamo registrare un vero e proprio fallimento del modello di intervento sin qui realizzato dai Governi che si sono succeduti". Poi l'esponente di Forza Italia passa a una disamina impietosa dei numeri della ricostruzione: "Partiamo da quanto non è stato fatto nella regione Marche: siamo nella paradossale situazione che il numero degli sfollati è addirittura aumentato: si è passati dai 26 mila del 30 ottobre scorso agli oltre 33 mila attuali". "Sono state richieste dai Comuni marchigiani - continua Fiori - circa 2.000 casette per l'emergenza abitativa e ne sono state consegnate 231 (alla data del 25 ottobre) cioè poco più del 10%. Non sono state nemmeno completate le verifiche di agibilità degli edifici: ne mancano ancora oltre 3 mila sempre nelle Marche. Le scuole danneggiate sono 170 (di cui 40 in modo molto grave) e risultano finanziati soltanto 50 interventi". Anche a livello generale il quadro si presenta drammatico: "Si stima che nelle quattro regioni coinvolte dal sisma - spiega il responsabile Enti locali per FI - siano presenti oltre 2.660.000 tonnellate di macerie e ne siano state rimosse (sino a fine agosto) appena 237.000. Nello specifico: nel Lazio presenti 1.280.000 tonnellate, rimosse circa 100.000; in Umbria presenti 100.000 e rimosse circa 10.000; in Abruzzo presenti 160.000 tonnellate e rimosse nessuna tonnellata; nelle Marche presenti 1.120.000 tonnellate e rimosse 117.000 tonnellate. Quindi dopo circa un anno è stato rimosso meno del 9% delle macerie". Sul fronte delle attività produttive, delle aziende agricole e manifatturiere, degli esercizi commerciali e turistici, dei laboratori artigiani e degli studi professionali il quadro è ugualmente emergenziale: "Eppure le risorse economiche non mancano - sostiene Fiori - grazie all'impegno straordinario del Presidente del Parlamento Europeo, on. Antonio Tajani l'Unione Europea ha già reso disponibili oltre un miliardo e 200 milioni per le aree colpite dal sisma e tali fondi potranno raggiungere complessivamente circa i 2 miliardi utilizzando al meglio anche i Fondi ordinari".   "Siamo vicini ai cittadini delle Marche, dell'Umbria, del Lazio e dell'Abruzzo che stanno vivendo un periodo terribile della loro vita, in cui in pochi attimi, tutto è stato sconvolto e le certezze di una vita sono state spazzate via. Siamo vicini a loro - conclude l'esponente di Forza Italia - e non li lasceremo mai soli. Con loro e partendo da loro, dalle loro esigenze e dai loro sogni, vogliamo ricostruire il futuro. Noi sappiamo come fare. Noi lo abbiamo già fatto".

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