Le signore di Camaiore e gli immigrati: se Bocca di Rosa oggi è un profugo
Sorprese a frequentare uno dei centri di accoglienza del litorale lucchese. Il sindaco invia i vigili per verificare. E nella cittadina toscana scoppia il caso
Nella piazza del paese non si parla d' altro, si ciancia con quella cattiveria toscana tra battute e sghignazzi, che porta a facili rime, «a Camaiore si tromb... a tutte le ore» e adesso pure gli stalloni. Il paese in questione è appunto Camaiore, provincia di Lucca, vicino al mare ma sdraiato in collina. Un bel posto, con le sue chiese medievali e la natura dintorno, anche se in questi ultimi giorni è finito alla ribalta delle cronache per un episodio boccaccesco e non per una cartolina. A scatenare il vespaio un articolo del giornale La Nazione, «Allegre serate con i profughi. Il viavai delle mogli del paese». Tutto è cominciato, come spiega a Il Tempo il giornalista Beppe Nelli (autore dell'articolo) da «una interrogazione di Riccardo Erra, capogruppo di Forza Italia, che sta all'opposizione, che riprendeva delle voci e segnalazioni di vicini su un certo andirivieni in una casa che ospita dei migranti». A Camaiore i migranti sono accolti in tre strutture, una a Lido sul mare e due in abitazioni al paese (in collina), tutte e tre le strutture gestite dalla Misericordia. «Il viavai - racconta Nelli - sarebbe stato segnalato ad una delle due casette, a Camaiore. Il sindaco, del Pd, renziano, Alessandro Del Dotto per precauzione e per vederci chiaro ha chiesto alle forze dell' ordine, compresi i vigili urbani, di controllare». Dopo alcuni giorni, con appostamenti, durante un sopralluogo a sorpresa «han trovato, rimpiattate sotto ai letti dei migranti, alcune ragazze di colore. Ma la casa era stata assegnata a soli maschi, e il regolamento dell' accoglienza vietava che ospitassero altre persone». Tutto qua? Macché, il piccante doveva ancora venire. Sempre durante gli appostamenti è venuto fuori che... SE VUOI CONTINUARE A LEGGERE CLICCA QUI