Ragazzo down vittima dei bulli, un compagno lo difende
Se il coraggio vince sulla codardia del branco
A volte basta solo un po' di coraggio, come quello che ha avuto un ragazzino di 13 anni, a Bagno di Ripoli, in provincia di Firenze, per sconfiggere il bullismo. Lui, che chiameremo Marco (un nome di fantasia), è intervenuto in difesa di un coetaneo affetto da sindrome di down, finito nelle mire di un gruppo di bulli che a scuola gli avevano buttato la sua merenda nell'acqua della doccia costringendolo poi a mangiarla. Vittima dell'episodio è Olmo. L'episodio è stato raccontato dalla mamma di Olmo, Beatrice Squarci, che in un lungo post su Facebook ha ringraziato Marco. «Per fortuna ci sono ancora ragazzini che non si piegano ai soprusi, che denunciano, che chiedono giustizia, che mettono a repentaglio la loro tranquillità. Grazie M., hai mostrato coraggio, correttezza, una forza che quei tre messi insieme non avranno mai». Lo sfogo ha attratto l'attenzione di Francesco Casini, sindaco del comune di Bagno a Ripoli, che ha condiviso il post scrivendo che sarebbe felice di incontrare Olmo e il ragazzo che l'ha difeso per «poter stringere la mano a entrambi e ringraziarli per averci mostrato con i fatti che il buono e le storie belle ancora esistono e dobbiamo tenerle con noi e farne tesoro».