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Grifone urta i fili dell'alta tensione e si rompe una zampa

Stefano Liburdi
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Sta bene, anche se il corso del suo recupero non può ancora dirsi concluso. Un grifone in volo migratorio ha deviato dalla consueta dorsale appenninica e da qui l'inizio della brutta avventura del giovane pennuto maschio, staccatosi dal suo stormo che, con buona probabilità, ha finito con l'urtare i cavi dell'alta tensione rompendosi una zampa. L'animale è stato recuperato giovedì 12 ottobre sulla superstrada Firenze-Pisa-Livorno su segnalazione della Polstrada e dopo le cure è salvo ed in convalescenza. La tempestiva attivazione del sistema di soccorso della regione Toscana, coordinato dalla Usl Toscana centro, ne ha permesso il complesso recupero, seguito da un'attenta valutazione e diagnosi, a cui è seguito il delicato intervento di fissaggio esterno della frattura femorale eseguito presso un centro specialistico. A destare perplessità e preoccupazione, la degenza. Si tratta infatti di un animale non autoctono, gregario e purtroppo staccato dal suo stormo in migrazione si è posta la problematica di come contenere il rapace, costretto per qualche settimana a non volare, spiega una nota della Usl Toscana Centro. Dopo attenta ed opportuna valutazione degli specialisti, il grifone è stato trasferito, sotto costante assistenza, ad un Centro Recupero di Matera assistito dalla Facoltà di Medicina Veterinaria, dove riceverà le cure migliori. La prima settimana di degenza lascia ben sperare, l'animale si alimenta con appetito e ci sono buone prospettive di guarigione e di un futuro rilancio in natura.

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