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Tutti gli "aiutini" a Tulliani dagli ambasciatori a Monaco

L'edificio in Boulevard Princesse Charlotte 14 a Montecarlo, dove c'è  l'appartamento abitato da Giancarlo Tulliani

Garanzie bancarie e contatti con le agenzie immobiliari. Ecco favori e appoggi dei diplomatici al cognato di Gianfranco Fini

Andrea Ossino
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Le garanzie in banca, i contatti delle agenzie immobiliari, quelli delle ditte che si occupano di ristrutturazioni o un semplice intervento per cambiare stanza in albergo: Giancarlo Tulliani era solito comporre spesso il numero dell'ambasciata italiana nel Principato. E mentre diversi diplomatici italiani si affrettano a spiegare di non aver «mai conosciuto Giancarlo o Elisabetta Tulliani», o ancora di non aver «mai parlato di affari nel Principato di Monaco», grazie alle domande degli inquirenti qualche circostanza singolare, alla fine, viene alla luce. Il filone d'indagine relativo ai rapporti tra le ambasciate e Giancarlo Tulliani, cognato dell'ex ministro degli Esteri Gianfranco Fini, aveva destato la curiosità degli inquirenti dopo l'ultimo interrogatorio dell'indagato Amedeo Laboccetta. «Ricordo che accompagnai Giancarlo Tulliani al nostro consolato italiano a Montecarlo e lo presentai al console come cognato del Presidente della Camera – aveva raccontato agli inquirenti il 2 marzo scorso - Abbiamo chiesto se potes- sero darci riferimenti riguardo una immobiliare di fiducia del consolato e ci venne dato un bigliettino con indirizzo». Così il procuratore aggiunto Michele Prestipino e il sostituto Barbara Sargenti avevano deciso di approfondire la faccenda, ascoltando come per- sone informate sui fatti 3 diversi ambasciatori italiani che avevano lavorato nel Principato a ridosso delle faccende relative la casa di Montecarlo, l'appartamento lasciato in eredità ad An dalla contessa Colleoni e che i Tulliani avrebbero... SE VUOI CONTINUARE A LEGGERE CLICCA QUI

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