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Inneggiava a persecuzioni contro i cristiani, espulso un algerino

Rimpatriato per motivi di sicurezza

Luigi Garbato
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L'attività dell'Antirerrorismo non si ferma. Anzi. Ogni giorno il lavoro delle forze dell'ordine per monitorare potenziali pericolo per la sicurezza nazionale porta a notevoli risultati. L'ultimo è stato quello dell'espulsione di un cittadino algerino di 34 anni, che è stato appunto allontanato dall'Italia per motivi di sicurezza. L'uomo, infatti, sul proprio profilo Facebook aveva inneggiato frasi di consenso alla persecuzione contro le comunità cristiane in Medio Oriente da parte di formazioni9 jihadiste. Un comportamento che ha convinto gli inquirenti ha far uscire dal Belpaese in maniera definitiva l'algerino, considerato un vero e proprio pericolo per i cittadini. Con quella di oggi sono 86 le espulsioni eseguite con accompagnamento nel proprio Paese, nel corso del 2017 e 218 quelle eseguite dal 1° gennaio 2015 ad oggi, riguardanti soggetti gravitanti in ambienti dell'estremismo religioso. Lo straniero, irregolare sul territorio nazionale, era stato denunciato alla magistratura dagli agenti della Digos di Catania per «istigazione a commettere delitti di terrorismo» dopo aver pubblicato, sul social network parole contro i cristiani. Quattro mesi fa era stato individuato a Milano e poi trattenuto presso il Centro per Rimpatri di Torino e, il giorno seguente, arrestato per aver incendiato delle suppellettili dentro la struttura. Poi è arrivata la decisione di rimpatriarlo per motivi di sicurezza nazionale, con accompagnamento nel proprio Paese, con un volo decollato dalla frontiera aerea di Roma Fiumicino e diretto in Algeria.

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