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Bruno Contrada ha di nuovo la sua divisa: revocata la destituzione dalla Polizia

Davide Di Santo
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Bruno Contrada ha di nuovo la sua divisa. L'ex numero due del Sisde, infatti, rientra a far parte del corpo della polizia. A renderlo noto è stato il suo avvocato, Stefano Giordano, dopo che il capo della Polizia Franco Gabrielli ha revocato il provvedimento di destituzione nei confronti dell'ex dirigente della squadra mobile di Palermo. A luglio scorso la Cassazione aveva revocato la condanna a 10 anni per concorso esterno in associazione mafiosa emessa nei confronti di Contrada. Il super poliziotto fu arrestato a dicembre del 1992, e venne destituito dalla polizia nel gennaio del 1993. Dopo la sentenza della Cassazione, il collegio difensivo di Contrada composto, oltre che da Giordano, da Irene Carta Cerrella, Francesco Leone e Simona Fell, aveva diffidato il ministero dell'Interno e l'Inps, per quanto di loro competenza, per reintegrarlo immediatamente nei ranghi dell'Amministrazione della Pubblica Sicurezza e riconoscere al super poliziotto di Palermo le cifre non a lui corrisposte durante i 25 anni di interdizione dai pubblici uffici. Cifre che, come riferito dallo stesso Giordano, si aggirano nell'ordine di diversi milioni di euro. Al netto di quella che sarà poi la richiesta di risarcimento per l'ingiusta detenzione.  "Non c'è assolutamente più modo di riparare all'ingiustizia subita - ha commentato Bruno Contrada - Non si uccide solo col piombo. A Natale saranno 25 anni che lotto contro calunnie e diffamazioni. Oggi non posso essere felice, né può esserci una festa: c'è la consapevolezza che forse è iniziato il cammino per ristabilire completamente la verità, contro le ingiustizie che da un quarto di secolo ho subito".

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