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L'informativa segreta: i due piani dell'Isis per colpire Roma

Una cellula di cinque kamikaze doveva attaccare ad agosto. Erano pronti a compiere un attentato al Colosseo e un altro alla stazione Termini

Silvia Mancinelli
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Due piani d'azione per colpire Roma. Il primo: puntare ai binari ferroviari, smantellandoli o danneggiandoli. Il secondo: realizzare un attacco contro o dentro il Colosseo. È l'Ufficio operazioni esterne dello Stato Islamico a elaborare a metà agosto la strategia offensiva ai danni della Capitale, mettendo a disposizione una cellula suicida di quattro, cinque persone istruite unicamente allo scopo di portare a segno gli attentati programmati. Nell'informativa blindata della nostra intelligence il quadro disegnato dagli estremisti pronti al martirio è affatto vago. Si fa riferimento, anzi, anche a un supervisore della realizzazione degli attentati, un uomo dell'Ufficio Operazioni esterne dello Stato Islamico nella provincia di Dayzaz-Zahr, in Siria, a conoscenza delle identità dei membri della cellula suicida in Italia. Questo soggetto è stato tra l'altro il responsabile della comunicazione con tutti i giovani appartenenti alle cellule di Stato Islamico in Europa e lo stesso ad aver veicolato istruzioni agli individui di base in Italia e ad aver reclutato combattenti stranieri in Europa... SE VUOI CONTINUARE A LEGGERE CLICCA QUI

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