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Senza vaccini i bimbi non possono entrare. E a Milano i genitori chiamano i carabinieri

Katia Perrini
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Bambini a scuola. Con i carabinieri. Il via alla scuola dell'Infanzia a Milano e hinterland non è stato dei più facili. E neanche a Roma, dove il primo giorno è stato faticosissimo. E i bambini sono entrati in classe nel caos. Senza almeno l'autocerficiazione, non si entra. Ma le famiglie no vax si rifiutano di portare la documentazione richiesta dal decreto Lorenzin sui vaccini e, al rifiuto dei presidi, di accettare i bambini in classe, fioccano le telefonate al 112. E' successo in almeno due casi a Milano. E i bambini sono rimasti comunque a casa. "Quello che è accaduto questa mattina a Milano e Sesto San Giovanni, con l'intervento delle forze dell'ordine chiamate per impedire l'ingresso a scuola di due bambini, è proprio ciò che avremmo voluto evitare con il nostro Percorso formale di recupero dell'inadempimento". Lo ha detto l'assessore al Welfare di Regione Lombardia, Giulio Gallera, in relazione all'allontanamento di alcuni bambini dalle scuola, a Milano e Sesto San Giovanni, a causa della mancata documentazione richiesta per l'iscrizione a scuola, comprovante lo stato vaccinale, per chi in regola, o la richiesta di prenotazione della profilassi, per gli inadempienti. "Lo utilizzeremo ora - ha continuato - per convincere, attraverso il dialogo con i nostri esperti, questi e altri genitori che possiedono dubbi e resistenze, a vaccinare i propri figli e farli tornare presto a scuola. Il numero esiguo di casi di allontanamento finora segnalati, comunque, conferma l'efficacia della semplificazione delle procedure da noi sollecitata e concessa attraverso la circolare ministeriale dell'1 settembre, da noi ribattezzata Circolare Lombardia".  

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