NEL REGGIANO
Cornetti e sesso a pagamento, sequestrato bar a luci rosse
Incrementava il giro di clienti e il volume di affari del bar organizzando incontri a luci rosse nel suo locale di Castelnovo Monti, in provincia di Reggio Emilia, sequestrato preventivamente. A scoprirlo i carabinieri che questa mattina hanno eseguito il provvedimento di divieto di dimora nel comune di Castelnovo Monti, su richiesta della Procura reggiana, a carico di una barista di 50 anni residente a Toano. La donna è indagata per favoreggiamento della prostituzione e tentata estorsione. Secondo la ricostruzione degli investigatori il locale gestito dalla 50enne era punto d'incontro tra i clienti e le amiche della barista che, anche se non partecipava direttamente ai guadagni derivanti dalle prestazioni sessuali a pagamento, aveva comunque un ritorno economico consistente nell'aumento del volume delle consumazioni. Al piano interrato c'era una "taverna" attrezzata con tre letti, dei quali uno matrimoniale, dove i carabinieri hanno trovato fogli con appuntati importi di danaro associati a nomi, tra i quali quelli di clienti del bar e di donne emerse nell'indagine. I controlli dei carabinieri del nucleo operativo di Castelnovo Monti iniziano a giugno dopo la denuncia di un frequentatore del bar, vittima di un tentativo di estorsione. La barista 50enne è infatti indagata anche per tentata estorsione per aver minacciato un cliente di rompergli le gambe dopo avergli promesso che avrebbe interceduto con una dipendente affinché avesse una relazione con lui. L'uomo aveva prestato soldi alla barista, che minacciandolo gli ha sottratto la carta d'identità intimandolo di consegnarle altri 2mila euro.