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Stroncato da un malore Mattia Dall'Aglio, promessa del nuoto azzurro

Mattia Dall'Aglio

Silvia Sfregola
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Il nuoto piange la prematura scomparsa di Mattia Dall'aglio, azzurro della Nazionale e nel 2015 tra i partecipanti alle Universiadi di Gwangju, in Corea del Sud. Una morte arrivata in maniera improvvisa e sulla quale sarà necessario fare luce con tutti gli accertamenti del caso. Aveva appena 24 anni, Mattia: era nato a Montecchio il 14 gennaio 1993 ed era residente a Reggio Emilia. Ieri pomeriggio se n'è andato mentre si dedicava alla grande passione della sua vita, lo sport. Il ragazzo si stava allenando nella palestra del centro sportivo vicino al comando dei Vigili del Fuoco di Modena, per i quali era tesserato. Si stava allenando con i pesi quando si è accasciato: la prima ricostruzione parla di un malore. Inutili i successivi tentativi sul posto di rianimare il giovane. Dall'Aglio era allenato da Luciano Landi ed era cresciuto nella Reggiana Nuoto. Nel 2007 arrivò a conquistare due podi al Meeting di Viareggio e successivamente, con i Vigili del Fuoco Modena, si aggiudica tre titoli italiani giovanili. Nel suo curriculum, la partecipazione con la maglia azzurra alle Universiadi di Gwangju 2015, dopo aver effettuato tutto il percorso con le nazionali giovanili, ottenendo il quarto posto con la staffetta 4x100 stile libero e l'accesso alle semifinale nei 100 stile libero. Quindi, il ritorno a Modena. L?ex tecnico Vincenzo Piscopo lo ricorda, a 'La Gazzetta di Reggio', come "un ottimo ragazzo e un ottimo atleta, molto talentuoso. Era ben voluto da tutti e aveva molti amici sia a Reggio sia a Modena".

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