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Appalti, fondi neri e corruzione: arrestato il sindaco di Torre del Greco Ciro Borriello

Il sindaco di Torre del Greco Ciro Borriello

Silvia Sfregola
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Mazzette da una ditta di rifiuti, per favorirla negli appalti. Arrestato dalla Guardia di Finanza il sindaco di centrodestra di Torre del Greco Ciro Borriello. In cella anche due imprenditori, Massimo e Antonio Balsamo. Altri tre ai domiciliari. Secondo l'accusa, il sindaco avrebbe avvantaggiato la loro ditta, nota nel settore rifiuti. In cambio, l'azienda avrebbe accumulato fondi neri in contanti per il primo cittadino. Tangenti consegnate in luoghi appartati, senza copertura con i cellulari. "Le indagini hanno documentato che la società F.lli Balsamo - si legge in una nota della Procura di Torre Annunziata - ha costituito mediante escamotages contabili, fondi neri di denaro contante, funzionali a ripagare lautamente gli atti contrari ai doveri di ufficio posti in essere dal primo cittadino. Tali somme venivano consegnate al sindaco nel corso di incontri mensili in luoghi appartatati, privi di copertura di cellulari, mediante passaggi da un'auto all'altra". Ma nonostante questo gli incontri sono stati integralmente documentati con video e intercettazioni ambientali. Borriello, che ha posizioni vicine a quelle del leader leghista Salvini, è stato eletto nel 2014 e di recente si è dimesso. L'amministrazione del comune del napoletano è retta dalla vicesindaca Romina Stilo, estranea all'indagine.

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