LA MALEDIZIONE DELLA PERLA DELLE DOLOMITI
Bomba d'acqua a Cortina d'Ampezzo, muore una donna sotto i detriti
Dopo il caldo, al Nord arriva la pioggia. I danni e i morti. Una donna, Carla Catturani, 60 anni, anestesista in pensione, è stata travolta da una bomba d'acqua mentre rientrava da un fiera campestre ed è morta nella sua auto spazzata via dai detriti la notte scorsa a Cortina d'Ampezzo. Molte case sono state allagate e la bomba d'acqua sui monti ha provocato lo smottamento di una colata di detriti che hanno ostruito i ponti a valle lungo l'alveo del torrente Riogene, causando l'allagamento dell'abitato di Alverà. Una donna rimasta coinvolta nella frana ha perso la vita dopo essere stata trascinata con la sua auto all'interno del torrente. Il mezzo è stato recuperato dal fango ma gli operatori del 118 hanno potuto solo constatare il decesso della donna. Sul posto sono attive 15 squadre dei vigili del fuoco, oltre a polizia, carabinieri e soccorso alpino. Per la perla delle Dolomiti si ripete la maledizione della bomba d'acqua: due anni fa le vittime furono tre. Le squadre di soccorso sono al lavoro per riportare la situazione alla normalità. Intanto la statale di Cortina è interrotta in tre punti: a Riogere, al Lago Scin e in località Alverà. Stato di crisi "Oltre allo stato di crisi già dichiarato" per l'area di Cortina d'Ampezzo "chiediamo anche lo stato di crisi nazionale perché la tragedia, sotto il punto di vista ambientale, è una tragedia importante per le migliaia, se non centinaia di migliaia di metri cubi di detriti formatisi. Sono stati devastati una pista e ponti". Lo dice il governatore della Regione Veneto, Luca Zaia, che ha effettuato un sopralluogo nella zona del disastro. "Ci sono una montagna di detriti, massi ciclopici, grandi come un container, tanto per dare un ordine di grandezza", ha spiegato Zaia che sta valutando un piano per l'evacuazione. "Oltre allo stato di crisi già dichiarato" per l'area di Cortina d'Ampezzo "chiediamo anche lo stato di crisi nazionale perché la tragedia, sotto il punto di vista ambientale, è una tragedia importante per le migliaia, se non centinaia di migliaia di metri cubi di detriti formatisi. Sono stati devastati una pista e dei ponti", ha aggiunto il governatore del Veneto. La bomba d'acqua sui monti ha provocato lo smottamento di una colata di detriti che hanno ostruito i ponti a valle lungo l'alveo del torrente Riogene, causando l'allagamento dell'abitato di Alverà.