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Favoreggiamento dell'immigrazione, sequestrata la nave Iuvenia di una ong tedesca

Katia Perrini
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E' stata sequestrata la nave «Iuventa» della ong tedesca «Jugend Rettet», fermata la notte scorsa nel porto di Lampedusa. Investigatori del Servizio centrale operativo, della Squadra mobile di Trapani e del Nucleo Speciale d'intervento della Guardia costiera hanno eseguito il sequestro preventivo della motonave battente bandiera olandese ma gestita dall'organizzazione non governativa tedesca che non ha firmato il codice di condotta del Viminale. Il provvedimento è del gip di Trapani, Emanuele Cersosimo, su richiesta del sostituto procuratore Andrea Tarondo. Le indagini, avviate nell'ottobre del 2016, spiegano gli investigatori, «hanno consentito di raccogliere elementi indiziari in ordine all'utilizzo della motonave "Iuventa" per condotte di favoreggiamento dell'immigrazione clandestina». Il natante, viene sottolineato, «è stabilmente utilizzato nel soccorso di migranti in prossimità delle coste libiche ed al loro trasbordo su altre navi sempre in acque internazionali, permanendo abitualmente nel mare Libico, in prossimità delle acque territoriali del paese africano». «Sono stati documentati incontri, intese, tra i trafficanti di migranti e membri dell'equipaggio della Iuventa», ha spiegato il procuratore aggiunto Ambrogio Cartosio. Il magistrato ha spiegato che si indaga su tre episodi specifici, anche se ve ne sono altri che fanno ritenere come «abituale» la condotta dell'equipaggio in ordine al reato di favoreggiamento dell'immigrazione clandestina, ma «non quello dell'associazione a delinquere perché parliamo solo di accordi in ordine a questi episodi». Si procede contro ignoti perché l'equipaggio cambia spesso e quindi occorrono accertamenti ulteriori. «Siamo stati interrogati - riferisce Tommaso Gandini, attivista della campagna #overthefortress lanciata dai membri del progetto Melting Pot (che si occupa di narrare le migrazioni), e che si trovava sulla Iuventa - ci sono state poste delle domande sia sull'ultima missione che sulle precedenti ma siamo stati informati che l'indagine è contro ignoti». La stretta del governo, con il Codice per le ong e la missione in Libia, sembra aver frenato le partenze. In base ai dati diffusi dal ministero dell'Interno, dall'inizio dell'anno a oggi sulle coste italiane sono sbarcati 95.215 migranti, il 2,73% in meno rispetto allo stesso periodo dell'anno scorso (97.892). È la prima volta quest'anno che si rileva un calo. E dopo la Camera anche l'Aula del Senato ha approvato le risoluzioni presentate dalla maggioranza e da Forza Italia sulla missione navale in Libia. La prima è passata con 191 voti favorevoli e 47 voti contrari, la seconda con 170 sì, 33 no e 37 astenuti. La prima nave militare italiana è entrata in acque libiche questo pomeriggio. Intanto Save The Children, una delle tre ong firmatarie del Condice, oggi è stata sentita dal Comitato parlamentare Shengen, e ha sostenuto che il Codice «aiuta i salvataggi se applicato nella sua correttezza. Il problema sarà per chi non lo ha firmato. Noi abbiamo pensato che era meglio firmarlo risolti alcuni casi che ci preoccupavano, piuttosto che non farlo. Bisognerà vedere come viene applicato». Poi il direttore generale Valerio Neri ha affermato: «Non abbiamo notizie di contatti fra Ong e trafficanti. Non abbiamo nessuna informazione. 

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