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Cava trasformata in discarica di rifiuti tossici: 21 arresti a Latina

Valeria Di Corrado
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Un'enorme discarica abusiva a cielo aperto in una zona sottoposta a vincolo idrogeologico. Il Servizio centrale operativo della Polizia e la Squadra mobile di Latina hanno eseguito 21 misure cautelari (di cui 15 arresti in carcere) nei confronti di soggetti ritenuti responsabili di aver sversato rifiuti pericolosi e non pericolosi in una ex cava di pozzolana ad Aprilia, in località Tufetto. Associazione a delinquere, traffico organizzato di rifiuti, autoriciclaggio e intestazione fittizia di beni sono i reati ipotizzati dalla Dda di Roma, coordinata dal procuratore aggiunto Michele Prestipino. Il gip ha ordinato il sequestro di beni e società per circa 15 milioni di euro. A partire da marzo 2016 è stato scoperto dagli agenti un anomalo e intenso traffico di camion. Circa 200 i conferimenti accertati. Il sito di oltre 10 ettari era a gestione famigliare: Antonio Piattella, la moglie Roberta Lanari e il figlio Riccardo Piattella gestivano i mezzi meccanici con cui venivano scavate le buche nelle quali venivano interrati (senza alcuna autorizzazione) i rifiuti, che in molti casi esalavano fumi inquietanti. Durante il sequestro del terreno eseguito stamattina, la Polizia ha scoperto che in quella zona scorre un fiume dal quale si approvvigiona un'azienda di acqua minerale.

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