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Roma nel mirino del terrorismo"Video dell'Isis parlano in italiano"

La circolare riservatissima della questura dopo l'allarme degli 007: "Proselitismo con i filmati jihadisti sottotitolati nella nostra lingua"

Silvia Mancinelli
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Roma patria della Chiesa. Roma città infedele. Roma da abbattere, polverizzare, punire. L'Isis torna a minacciare la Capitale attraverso numerosi canali Telegram. Messaggi che lasciano pochi dubbi, e anzi celebrano esplicitamente l'arrivo imminente dello Stato Islamico attraverso locandine che raffigurano luoghi simbolo come via della Conciliazione, con lo sfondo della Basilica di San Pietro e del Colosseo. L'allarme, al quale la Questura ha dato seguito con una circolare riservata, arriva dall'Agenzia Informazioni e Sicurezza Esterna: «Da analisi accurate è emersa l'intensificazione divi deo jihadisti sottotitolati in italiano che riportano immagini incitanti alla "Jihad", al martirio e alla lotta contro gli infedeli» si legge. Certo non una novità, anzi. I proclami alla Guerra Santa e all'abbattimento di Roma con le bandiere nere issate sull'Obelisco Vaticano vengono ormai presi sul serio solamente dalla nostra intelligence e dalle forze dell' ordine che, puntualmente, predispongono servizi di controllo scrupolosi. Per il resto, agli occhi dell' opinione pubblica, somigliano alla favola del "Al lupo al lupo!", sperando in un finale diverso. Rimodulati, intanto, i dispositivi di vigilanza a tutela degli... SE VUOI CONTINUARE A LEGGERE CLICCA QUI

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