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Trentino, ordine di cattura per l'orso che ha aggredito un uomo

Davide Di Santo
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Un ordine di cattura sta per essere spiccato dalla Provincia di Trento per l'orso che ieri ha aggredito un uomo nella zona fra i laghi di Lamar e Terlago.  "È in arrivo un'ordinanza contingibile ed urgente del presidente Ugo Rossi che consentirà la rimozione dell'esemplare - fa sapere l'ente - Questo è al momento, e fino all'approvazione da parte del Governo della norma di attuazione depositata dalla Provincia, il principale strumento di intervento a disposizione dell'amministrazione provinciale". L'assessore Michele Dallapiccola, dopo avere raggiunto telefonicamente il figlio dell'uomo ferito ed essersi accertato sull'evolversi delle sue condizioni di salute, ha presieduto stamani un vertice con il responsabile del Dipartimento territorio, agricoltura, ambiente e foreste Romano Masè e del Servizio foreste e fauna Maurizio Zanin e il responsabile del settore Grandi carnivori del Servizio Claudio Groff. Come misura di prevenzione nella zona interessata è stata dislocata una squadra di quattro persone e di due cani, agenti del Comando di Vezzano ed è stata intensificata l'attività di monitoraggio con fotocamere avviata all'inizio della primavera. "Sono stati raccolti dei campioni di pelo che dovrebbero portare nei prossimi giorni all'identificazione dell'esemplare", si legge in una nota della Porvincia di Trento. L'area fra i laghi di Lamar e Terlago "presenta un'alta densità di orsi: in particolare sono presenti anche delle femmine riproduttive, alcune con cuccioli", conclude.  "L'orso che ha ferito l'uomo nei pressi di Terlago sembrerebbe essere Kj2, già protagonista nel giugno del 2015 della aggressione a Cadine - afferma il consigliere provinciale trentino e segretario della Lega Nord Maurizio Fugatti - Oggi è ancora in libertà, con 'addosso' un'ordinanza di cattura. La cosa paradossale è quella che Kj2, se le informazioni riportate dalla stampa in data odierna saranno confermate, sarebbe stata catturata nell'ottobre 2015, ma sarebbe stata poi rilasciata con il radiocollare in attesa degli esiti del Dna. Da quel momento poi non sarebbe stata più catturata. In pratica un orso che ha aggredito una persona, sarebbe stato lasciato volontariamente 'a piede libero', per non essere poi più ricatturato dai forestali della Provincia. E successivamente, lo stesso orso, se confermato, avrebbe di nuovo aggredito una persona nella giornata di ieri". 

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